ANCONA – “La bambina non respira, è scura!”. Scatta l’allarme a Monte San Vito per una bimba nata da dieci giorni che ha rischiato di soffocare per un rigurgito nel lettino
Sandro Mangiacristiani, Infermiere in servizio presso la centrale operativa del 118 dell’ospedale regionale di Ancona, riceve la richiesta di aiuto alle 23.42.
Dall’altro capo della cornetta ci sono due genitori di origine macedone, in preda al panico per la situazione di imminente pericolo di vita.
L’infermiere attiva il soccorso, inviando a destinazione un’ambulanza che giungerà a destinazione in meno di 10 minuti. Nel frattempo l’Infermiere spiega ai genitori come praticare le manovre rianimatorie per liberare le vie aeree.
Dopo alcune minuti trascorsi praticando pacche intercostali e compressioni, il padre riesce a liberare le vie aeree della piccola permettendole di ricominciare a respirare.
Dopo pochi minuti giungono sul posto i sanitari che, dopo aver accertato la ripresa del battito cardiaco e dell’attività respiratoria, trasferiscono la paziente urgentemente presso l’ospedale pediatrico Salesi di Ancona, dove tuttora si trova in osservazione.
“Ho sentito l’ambulanza in arrivo dallo jesino passare davanti all’ospedale regionale per andare al pediatrico. Ero in ansia per quella bambina. Quando ho saputo che stava meglio ho pensato che fosse il più bel regalo che potessi ricevere per i miei 60 anni”, dice Sandro Mangiacristiani, uomo dell’emergenza, con alle spalle centinaia di missioni in elisoccorso, per salvare le vite di altrettanti pazienti in situazioni critiche.
“Quando hanno visto che la bambina non respirava, i familiari hanno pensato che fosse logico praticare la respirazione bocca a bocca, con il rischio invece di mandare ancora più in profondità il latte, già condensato, che la stava soffocando. Sono errori da non fare. Sarebbe utile inserire nei corsi pre parto anche una parte dedicata alle manovre di primo intervento per i più piccoli”, dice ancora.
“Sono felice di aver contribuito a salvare una vita, ma sono consapevole che la prevenzione sia la prima alleata, di chi lavora in emergenza e non solo.”
Il suo 60° compleanno è arrivato proprio nella notte più lunga per quella quella piccina e per la sua famiglia.
Simone Gussoni
Fonti: etvmarche.it
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