Ennesimo episodio di violenza nei confronti degli Infermieri operanti presso il pronto soccorso dell’ospedale Carlo Poma di Mantova
A farne le spese è stato il personale del Triage, costantemente costretto ad assistere ubriachi, tossicodipendenti, soggetti psichiatrici e pazienti che mal sopportano le lunghe attese e che, nonostante siano in così gravi condizioni da dover ricorrere al Pronto Soccorso, trovano le forze per aggredire a calci e pugni gli Infermieri.
Proprio come accaduto alcuni giorni fa presso il “Carlo Poma”.
Un infermiere ha rimediato un grosso livido al costato dopo essere stato gettato a terra venendo colpito più volte mentre stava eseguendo un esame richiesto da un medico.
Nello stesso giorno, un’infermiera è stata ripetutamente insultata, offesa ed umiliata finché non è scoppiata in lacrime. Tutto ciò è accaduto mentre cercava solo di calmare una paziente che aveva perso le staffe perché a suo dire aspettava da troppo tempo.
“È una bravissima infermiera – raccontano le colleghe – con grande esperienza alle spalle e stava cercando di riportare alla calma una donna che improvvisamente si era messa ad urlare. È stata coperta di insulti e alla fine si è messa a piangere”.
Nel frattempo almeno 12 dei 50 infermieri operanti nell’Unità Operativa avrebbe chiesto il trasferimento ad altro reparto.
Le soluzioni proposte per arginare le ondate di violenza sono state molteplici: nel 2014 è stato installato un sistema di videosorveglianza che riprende le aree comuni, escludendo per motivi di privacy gli ambulatori.
Al pronto soccorso del Poma è presente anche un posto di Polizia, attivo solo nelle ore diurne, e un presidio nell’arco di tutte le 24 ore di vigilanza privata.
Tutto ciò però non sembra essere sufficiente ad arginare l’ondata di violenza generata dalla profonda ignoranza degli utenti che quotidianamente visitano i triage di Italia.
Se una persona non è in grado di capire quando sia il caso di rivolgersi al Pronto Soccorso come può avere rispetto per il personale sanitario che non esaudisce immediatamente ogni suo desiderio?
Sempre più Infermieri invocano l’invio dell’Esercito a presidiare gli ospedali per garantire la sicurezza di Medici e Infermieri. Siamo davvero arrivati a ciò?
Simone Gussoni
Fonti: Gazzetta di Mantova
Lascia un commento