Nell’incontro tenuto a Bari tra il direttore generale del Dipartimento salute della Regione e Cgil, Cisl, Uil, Fials e Fsi, si è discussione anche di nuove assunzioni. La Puglia proporrà al Ministero dell’Economia e delle Finanza di utilizzare i 207 milioni di euro risparmiati negli anni 2013 e 2014
BARI – Le stabilizzazioni dei precari nella sanità pugliese si faranno. E anche sulle nuove assunzioni si aprono spiragli positivi. Le due questioni sono state al centro del confronto, avvenuto a Bari, tra il direttore generale del Dipartimento salute della Regione Puglia, Giancarlo Ruscitti e le organizzazioni sindacali del comparto sanità (Cgil Cisl, Uil, Fials e Fsi) che di questo incontro sono state promotrici.
La questione più stringente è quella relativa ai precari da stabilizzare: si arriverà a questo obiettivo, ha spiegato Ruscitti, tenendo conto della normativa nazionale vigente. “Ad approvazione della legge Madia, la stessa sarà applicata con tutte le formule di miglior favore per i lavoratori precari, introdotte dalla stessa legge” ha spiegato il direttore del Dipartimento salute. Ma dovendo aspettare l’emanazione della legge Madia, ci si muoverà attraverso il reclutamento del personale anche attraverso quelle forma di “accompagnamento” dei partecipanti al concorso come ad esempio, spiega Ruscitti, “la pubblicazione di banche date dei quiz, oggetto di prova concorsuale, da parte di ciascun azienda che bandisce il concorso”.
Il lavoratori precari in sanità e la loro stabilizzazione sono da tempo questione sulla quale la Regione Puglia cerca soluzioni. “Non va dimenticato – ha ricordato Ruscitti ai rappresentanti sindacali – che la Puglia è ancora sotto monitoraggio dei Ministeri”. In pratica la sanità pugliese è alle prese con un piano operativo dal quale si verrà fuori in maniera definitiva alla fine del prossimo anno; per questo tutte le spese devono passare il placet di chi controlla.
La stabilizzazione dei precari, però, attraverso le assunzioni, potrà avvenire anche grazie ad una sorta di turn over da parte delle aziende del Servizio sanitario regionale: la sostituzione di chi va in pensione può essere fatta stabilizzando i precari. Sempre in tema si di assunzioni, c’è un confronto avviato con il Ministero dell’Economia e delle Finanza, da parte della Regione Puglia, per utilizzare i 207 milioni e 712mila euro risparmiati negli anni 2013 e 2014 proprio per nuove assunzioni.
La stima delle potenziali assunzioni effettuabili con tale disponibilità finanziaria deriva direttamente dal piano dei fabbisogni inviato al Tavolo di verifica per il DM70, eccezion fatta per la parte relativa all’assistenza territoriale, e dal quale si attende l’eventuale approvazione.
Altro tema caldo, infine, è quello delle prove concorsuali che la Asl Bari sta per avviare: c’è chi vorrebbe la revoca di quelle prove, aspettando i decreti attuativi della Legge Madia, anche se sulla questione il direttore generale del Dipartimento salute, sollecitato dai sindacati, è stato chiaro: “Il concorso va fatto. Non è possibile modificare, in corsa, le regole”.
Salvatore Petrarolo
Foto: web
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