Medici, Infermieri e altri operatori sanitari si sono radunati sullo scalone monumentale dell’ospedale Cardarelli di Napoli dove alcuni giorni fa, il parente di una donna ricoverata presso il reparto di Chirurgia d’Urgenza, ha brutalmente aggredito un Infermiere utilizzando il casco della moto come arma impropria. (Leggi articolo)
“Il materasso di mia moglie non è abbastanza morbido“, questa la motivazione che avrebbe scatenato l’ondata di violenza nei confronti del professionista che ha portato alla frattura di numerose ossa del volto del malcapitato.
Oltre 500 dipendenti del nosocomio hanno realizzato un Flash Mob al Cardarelli per gridare la loro solidarietà ad Alessandro, brutalmente aggredito nella notte tra venerdì e sabato scorso.
Tutti i partecipanti hanno esposto cartelli contenenti alcuni slogan:
“Sono un cardarelliano” e ancora “#iosonoalessandro“.
Anche la vittima dell’aggressione ha preso parte alla manifestazione, presentandosi con il volto tumefatto dopo la brutale aggressione.
Il raduno dei colleghi e amici di Alessandro sarebbe durato solo pochi minuti, per garantire l’immediato rientro degli operatori sanitari nei rispettivi reparti.
Simone Gussoni
Fonti: Repubblica
Lascia un commento