Arresti eseguiti nelle ore della mattina dai NAS, 75 persone indagate e 17 aziende coinvolte in 7 regioni, oltre 470mila euro e 2 aziende coinvolte
Un dirigente sanitario pubblico autorizzava anche sperimentazioni illegittime su pazienti ignari.
“Guardate oggi da chi è formata oggi un’associazione a delinquere. Se guardate bene, è formata da: Banchieri, politici, magistrati…alle volte non c’è nemmeno il delinquente”.
Riecheggiando la famosa frase di un comico italiano, Beppe Grillo, oggi più che mai, rimane la definizione più adatta al fatto di cronaca avvenuto, solo che ad essere al centro dell’attenzione è ancora la Sanità, ormai all’ordine del giorno per fatti di cronaca nera e giudiziaria.
Dalle primissime ore della mattinata di giorno 08/05/ 2017, oltre 200 carabinieri del Comando per la tutela della salute, ovvero i NAS: Nucleo Antisofisticazioni e Sanità dell’Arma, e dei comandi provinciali di Emilia Romagna, Veneto, Piemonte, Umbria, ecc. fino ad arrivare al Lazio, hanno eseguito una vasta custodia cautelare emessa dal Gip (Giudice per le Indagini Preliminari), presso il tribunale di Parma.
Ovviamente i nomi variano, a partecipare vi erano: un dirigente del ministero della Salute, dirigenti medici ed alcuni manager del campo farmaceutico.
Il “Luminare” della terapia del dolore.
Agli arresti domiciliari vi è Guido Fanelli, consulente del ministero, soprannominato il Luminare della terapia antalgica, nonché direttore della struttura di Anestesia e Rianimazione e Terapia Antalgica dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma.
I reati…
Gli indagati dovranno rispondere dei reati di: Associazione a delinquere finalizzata alla corruzione e al riciclaggio riguardo la sperimentazione clinica sanitaria e nella divulgazione scientifica di dispositivi medici che non possedevano autorizzazione, creata per favorire le attività commerciali di alcune imprese farmaceutiche sia italiane che estere.
Reati aggiunti sono l’abuso d’ufficio, truffa aggravata, trasferimento fraudolento di beni, e peculato.
Tutto ciò per manovrare ed usufruire del business delle cure palliative e della terapia del dolore che ha abusato di pazienti, i quali non avevano dato nessun permesso delle ricerche effettuate.
La versione delle forze dell’ordine
Dalle parole del pm Giuseppe Amara, inchiesta gestita da lui, e degli inquirenti, la mente centrale della vasta operazione è Guido Fanelli.
Le parole di Gianfranco Di Sario, comandante dei NAS dei carabinieri di Parma, spiegano:
“E’ un’indagine che nasce da una grossa azienda di dispositivi medici che individua, nel principale indagato di questa indagine, il soggetto da avvicinare per i propri fini commerciali. Si tratta di un soggetto che viene individuato in quanto uno dei maggiori esperti di terapia del dolore e quindi utile alle finalità commerciali di queste aziende.
Le condotte principali erano quelle di effettuare sperimentazioni illegittime su “pazienti ignari” come la promozione di farmaci o dispositivi medici attraverso pubblicazioni di carattere scientifico di settore e ingerenze per i convegni ECM presso i quali si consentiva alle aziende farmaceutiche di individuare gli argomenti da trattare i relatori e anche i discenti.”
(Fonte 1*)
“NON E’ CHE FACCIO IL BOSS, COMANDO IO”
“Ho il centro hub del dolore più grosso d’italia, con 19.000 interventi all’anno. Ho il potere di spostare milioni di euro perché con la forza scientifica, tutti danno credito a ciò che scriviamo”…
…questo si evince dalle intercettazioni fatte a carico del direttore dell’unità operativa di rianimazione del maggiore di Parma, Guido Fanelli.
Sempre dalle intercettazioni:
“Non è che faccio il boss, sono io e basta, comando io, ho creato un sistema. Io prendo i soldi dall’uno e dall’altro, in maniera uguale e paritaria, sono bravo a tenere il piede in quattro o cinque scarpe”. (Fonte: 2*)
Oltre a lui, a Parma sono coinvolti anche Massimo Allegri (Dirigente della Seconda Anestesia), Ugo Grondelli, Marcello Grondelli (Amministratore delegato dell’Azienda SPINDIAL Spa), Giuseppe Vannucci (Agente di commercio e amministratore della società Appmed srl).
Per loro i provvedimenti di custodia cautelare con arresti domiciliari.
Il modo in cui incassava i benefit delle case farmaceutiche era abbastanza vario.
I carabinieri hanno spiegato, si legge in una nota dei Nas, che:
“per mascherare l’afflusso di denaro a titolo di retribuzione per i proventi illeciti assicurati all’industria venivano allestite una serie di attività commerciali fittizie le quali, usando nomi non direttamente riconducibili al medico ma dallo stesso controllate, erano in grado di gestire le somme elargite dalle ditte, attraverso l’emissione di documentazione fittizia, re-investondole nella gestione in beni a titolo personale. (autovetture, yacht, appartamenti, ecc) per poi spostarle su conti esteri protetti, in modo da rendere ancor più difficoltosa l’identificazione e la provenienza dei flussi di danaro”.
OPERAZIONI PASIMAFI V
Sarebbe stato lui, nel 2015, a costruire questa fitta rete di interessi che ha portato benefici come la creazione di 2 società di comodo (usate per il riciclaggio del denaro illecito) permettendo l’acquisto di Immobili, Auto di lusso ed uno Yacht, il PASIMAFI V, utilizzato dal professore universitario.
Da questo quadro emerge il caso dello yacht Pasimafi V, che sempre da una nota dei NAS si dichiara:
“il quale, seppur intestato a una delle suddette società di comodo, manteneva a carico delle ditte coinvolte nel sodalizio criminale in disamina la gestione degli oneri di manutenzione e implementazione tecnologica con acquisto diretto della strumentazione di bordo“.
L’Ospedale di Parma sospende i medici coinvolti.
L’azienda Ospedaliera di Parma ha avuto la prontezza di sospendere i sanitari dell’operazione “PASIMAFI”.
“La Direzione dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria comunica di aver avviato tutte le procedure per sospendere i sanitari coinvolti, Guido Fanelli e Massimo Allegri, dall’attività assistenziale con conseguente sospensione dello stipendio”…
…“al fine di garantire la continuità di cura e il funzionamento del reparto dell’Unità Operativa 2/a Anestesia e Rianimazione e terapia antalgica, è stato scelto l’affidamento al dottor Maurizio Leccabue“.
La direzione aziendale – chiusa la nota – “attende fiduciosa la conclusione dell’indagine e si riserva in futuro di valutare la possibilità di dichiararsi parte lesa in un eventuale procedimento.”
Per adesso il bilancio è fermo a 19 persone arrestate, ma potrebbe salire nelle prossime ore.
Giuseppe Piazza
Fonte1*: www.ilfattoquotidiano.it
Fonte2*: parma.repubblica.it
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