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Sit in di protesta degli infermieri campani e laziali contro la Lorenzin

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Lettera aperta allo “Zio” degli infermieri di Napoli
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Si è tenuto mercoledì 7 giugno presso la sede del Ministero della Salute (Lungotevere Ripa n° 1, Roma) un Sit-in di protesta organizzato dall’Associazione MIC & PS (Movimento Infermieri Campania e Professioni Sanitarie) e Mels (movimento emigrati sanità del Lazio).

Gli organizzatori si rivolgono direttamente al Ministro della Salute, Lorenzin comunicando le ragioni della protesta; individuando le criticità nelle organizzazioni sanitaria delle due regioni rappresentate, con i risvolti sulla situazione occupazionale infermieristica in forte difficoltà.

Luisa Tammaro, tra i rappresentanti del movimento campano rivolgendosi al ministro chiede di “determinare una data certa che possa vedere la nostra regione di dotarsi un nuovo commissario alla Sanità per poi, finalmente, avviare il percorso che possa portare alla nomina di un assessore al ramo.

In più chiederemo al Ministro di concretizzare l’effettivo sblocco del turn over del personale di comparto, avviando in modo celere e definitivo le assunzioni dei diversi profili professionali secondo quanto previsto dall’Art. 97 della Costituzione e utilizzando le graduatorie esistenti ”.

In Campania, nonostante lo sblocco del turn over decretato dal 2016, si continua ad assistere ad un lento e difficoltoso avvio delle procedure di assunzione dei vari profili professionali.

Al termine della manifestazione una rappresentanza del MIC è stata ricevuta direttamente dal ministro il quale ha dato le giuste rassicurazioni del caso.

A seguire si è tenuto un incontro con i tecnici del ministero ed il capo della segreteria, che hanno recepito le istanze e le preoccupazioni dei manifestanti prendendo formale impegno a fornire una precisa risposta entro breve.

Presente una delegazione di Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale con il deputato Marcello Taglialatela che qualche mese fa ha presentato un Question Time indirizzato al Ministro Lorenzin sulle iniziative per ridurre il ricorso ai contratti di somministrazione di lavoro da parte delle strutture del Servizio sanitario nazionale nella regione Campania e per favorire il reclutamento degli iscritti nelle graduatorie di concorso.

La risposta del Ministro Lorenzin (VEDI)

“Ringrazio gli onorevoli interroganti, perché mi consentono di illustrare in questa sede le diverse misure che, come Ministro della salute, ho fortemente voluto per pervenire al definitivo superamento delle condizioni di precariato in cui ha operato per troppi anni il personale sanitario a causa dei ben noti vincoli assunzionali.

Mi riferisco, innanzitutto, alla legge di stabilità per il 2016, che ha previsto un piano straordinario di assunzioni nel Servizio sanitario nazionale, riservate nel limite massimo del 50 per cento, fissato dalla giurisprudenza costituzionale, al personale precario.

A proposito, segnalo che lo schema di decreto di riforma del Testo unico del pubblico impiego, approvato dal Consiglio dei Ministri lo scorso 23 febbraio, ha previsto per l’espletamento delle richiamate procedure concorsuali straordinarie un’ulteriore proroga di un anno rispetto a quella già prevista dall’ultimo decreto cosiddetto Milleproroghe, fissando pertanto il termine del 31 dicembre 2018 per la loro indizione e quello del 31 dicembre 2019 per la loro conclusione.

Non ci siamo però fermati ai soli interventi di carattere straordinario nella consapevolezza che il personale del Servizio sanitario nazionale meriti interventi non occasionali, ma strutturali.

Ecco perché ho chiesto che nella legge di bilancio del 2017 venisse vincolata, nell’ambito del finanziamento del Servizio sanitario nazionale, una quota pari a 75 milioni di euro per l’anno 2017, a 150 milioni a decorrere dall’anno 2018 per far fronte agli oneri derivanti dai processi di assunzione e stabilizzazione del personale sanitario.

Ricordo, infine, che, nel senso peraltro auspicato dagli stessi onorevoli interroganti di utilizzare le graduatorie ancora valide per l’assunzione di personale, si pone la disposizione contenuta nel già richiamato decreto cosiddetto Milleproroghe che ha prorogato fino al 31 dicembre l’efficacia delle graduatorie dei concorsi pubblici per le assunzioni a tempo indeterminato, ferma restando, ovviamente, la vigenza delle stesse fino alla completa assunzione dei vincitori.

Con specifico riferimento alla regione Campania, devo preliminarmente rammentare che la stessa dal 1° gennaio 2015 non è più sottoposta al blocco automatico del turnover, ai sensi dell’articolo 1, comma 174, della legge n. 311.

Peraltro, da quando sono Ministro, la struttura commissariale, con ben tre decreti, ha autorizzato circa 2.800 assunzioni di personale. A queste devono aggiungersi altre 500 assunzioni derivanti dallo sblocco del turnover 2016 che saranno a breve autorizzate con un decreto commissariale di imminente adozione.

Tuttavia, oggi, a causa dei ritardi da parte della regione Campania nell’avvio e nell’espletamento delle procedure concorsuali, sono state immesse in servizio solamente 870 unità di personale, meno di un terzo di quelle già autorizzate. Spero che la regione riesca nei prossimi mesi ad espletare gli altri concorsi”.

 Giuseppe Papagni
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