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Gli infermieri come stregoni? Uniti per Siena scivola sulla buccia di banana, l’Ipasvi si arrabbia

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Lettera a sindacati e governo: risolvete la questione infermieristica!
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Tutto nasce dalla riorganizzazione del servizio 118. Il gruppo consiliare denuncia il fatto che ci saranno sempre meno medici e più infermieri: “Per farsi curare bisognerebbe rivolgersi agli stregoni”. I Collegi di Siena e Grosseto ribattono: “Attacco offensivo alla professione”

 

SIENA – Botta, risposta e contro risposta: il corto circuito di parole è al centro di una polemica tra il gruppo “Uniti per Siena” e i Collegi Ipasvi della città del Palio e di quella di Grosseto. Nel mezzo la professione infermieristica denigrata (volontariamente o involontariamente non lo si capirà mai) dal gruppo consiliare.

Ad accendere la miccia della polemica la decisione della Asl Sud est di demedicalizzare la PET Siena 2. In un comunicato del gruppo “Uniti per Siena” parlando di riorganizzazione del 118, ecco lo scivolone sugli infermieri: “Sempre meno medici, sempre più infermieri – si legge nella nota ufficiale -: non è che alla fine, per farsi curare, ci si dovrà rivolgere ad uno stregone?”.

Parole per certi aspetti offensive, ingenue probabilmente, ma per nulla opportune rivolte agli infermieri.

Tanto che i Collegi Ipasvi di Siena e Grosseto, attraverso un comunicato congiunto dei presidenti Michele Aurigi e Nicola Draoli, ribattono prontamente a quell’uscita poco felice di “Uniti per Siena”: “Respingiamo con forza questo attacco gratuito e offensivo che paragona agli ‘stregoni’ la professione infermieristica. Professione storica regolamentata dalla legge a cui si accede con formazione universitaria e riconosciuta autonoma da quasi vent’anni. Gli infermieri – proseguono Aurigi e Draolida sempre sono promotori di pratiche basate sull’evidenza: se mai ci fossero stregoni in sanità andrebbero cercarti altrove. Ci piace precisare – si legge ancora nella nota congiunta – che se davvero ci fossero sempre meno medici e più infermieri, ci staremmo solo allineando al resto del mondo. Invece – sottolineano i presidenti dell’Ipasvi di Siena e Grossetoci sono sempre meno infermieri”.

Caso chiuso? Tutt’altro. Perché il gruppo “Uniti per Siena”, preso coscienza dello scivolone, ha cercato un rimedio con una toppa che non copre il buco creato. “Troviamo semplicemente fuori luogo, e ce ne dispiace, il tentativo di voler interpretare il nostro comunicato sulla vicenda 118 come un attacco alla professione infermieristica. E’ chiaro che nessuno ha mai inteso denigrare gli infermieri. E’ un’assurdità pensare che, con il nostro comunicato stampa, stessimo paragonando gli infermieri a degli stregoni ed è una forzatura”. Un dietro front maldestro o, come detto, una toppa che è peggio del buco?

 

Salvatore Petrarolo

Foto: web

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