Una donna pescarese di 49 anni si è finta infermiera lavorando presso l’ospedale di Pescara per oltre un mese.
La donna, assunta tramite agenzia interinale dal 1 luglio 2017, avrebbe abilmente falsificato il titolo di studio e l’iscrizione all’albo degli Infermieri. Dai documenti presentati al datore di lavoro sarebbe risultata iscritta al collegio provinciale Ipasvi di Roma ed avrebbe conseguito la laurea in Infermieristica presso l’Università D’Annunzio di Pescara-Chieti.
Ma il 10 agosto qualcuno si sarebbe insospettito segnalando la presenza della donna alla Federazione Nazionale dei Collegi Ipasvi. Un membro della stessa ha girato la segnalazione ai Carabinieri della stazione di Pescara Colli che, dopo approfondite indagini documentali, hanno fatto l’inquietante scoeprta.
La donna non sarebbe stata in possesso di alcun titolo abilitante ne si sarebbe mai iscritta al corso di laurea in Infermieristica. È stata denunciata per i reati di esercizio abusivo della professione e falso materiale.
Nessuno avrebbe sospettato minimamente che non si trattasse di una professionista esperta: secondo alcuni pazienti era una delle migliori del reparto.
La falsa infermiera è stata immediatamente allontanata dalla struttura ospedaliera e sarà processata, dovendo giustificare davanti al giudice la propria condotta.
Appare davvero incredibile come un datore di lavoro possa assumere un presunto professionista senza fare alcun controllo della documentazione presentata. Sarebbero bastati uno smartphone e 30 secondi di tempo a disposizione per verificare dal sito Ipasvi.it la non iscrizione della donna.
Ci auguriamo che episodi tanto incredibili quanto gravi possano non accadere più, a tutela della salute pubblica e dell’immagine professionale.
Simone Gussoni
Fonte: rete8.it
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