L’Emergenza Territoriale e il Sistema Dipartimentale di Emergenza-Urgenza rivestono da sempre un ruolo di snodo nel panorama di offerta ed assistenza sanitaria all’utente con compromissione delle funzioni vitali
Quotidianamente gli eventi e le procedure che si pongono in essere sono finalizzati con rapidità e in sicurezza sia per l’operatore che per il destinatario dell’intervento.
Purtroppo, a volte, il rallentamento delle attività che rischiano di compromettere l’outcome del paziente non sono attribuibili all’operatore sanitario bensì –paradossalmente – alla tecnologia, la quale piuttosto che velocizzare ed abbattere i tempi di intervento e di burocratizzazione del sistema, li allunga.
Di fatto si verifica che nell’utilizzo dei Tablet in dotazione ai mezzi di soccorso delle postazioni in servizio nel territorio barese ci sono delle serie criticità:
- dalla qualità della visuale del dispositivo che si mostra insufficiente nell’individuazione esatta del luogo da raggiungere per l’intervento (determinando un chiaro ritardo nei soccorsi e serie e potenziali ripercussioni sullo stato di bisogno dell’utente/richiedente che sulla èquipe chiamata ad intervenire);
- alla qualità del sistema touch screen (è necessario operare a mani nude per poter digitare sulla schermata Tablet, rallentando ulteriormente i tempi di lavoro sul posto! E per ovvi morivi di profilassi ed impiego dei D.P.I. ai sensi del dlgs 81/2008).
Paradossalmente, nonostante ci sia la possibilità di dispensare il rapporto di intervento al domicilio (in caso di rifiuto al trasporto per il mezzo INDIA; trattamento e dimissione sul posto per il mezzo MIKE) o al PPI (Punto di Primo In ) o al DEA la falla più grande si riscontra con un elementarissimo problema: l’associazione del tablet ad una (UNA SOLA!) stampante, portatile.
Il problema insorge in diverse circostanze, la più lampante quando ad un intervento gestito da una postazione INDIA giunge in supporto un’ambulanza medicalizzata (o auto medica), che dovrebbe compilare la scheda con il proprio tablet e che, alla fine, risulta incompatibile con la stampante del mezzo INDIA.
Una criticità enorme alla quale si somma l’impossibilità ad avere trascrizione del referto elettrocardiografico, tanto nella forma (diagnosi edotta in regime di Tele-Cardiologia) quanto nella sostanza (impossibilità ad avere materialmente un cartaceo da allegare in caso di trattamento sul posto o rifiuto al trasporto).
Propositivo l’intervento del Presidente IPASVI di Bari, dott. Saverio Andreula, che chiosa suggerendo “una Tavola Rotonda tra gli attori del Soccorso Sanitario Territoriale per uniformare la qualità degli interventi e proporre nuove misure nell’interesse dell’utente e del professionista” concludendo che “sarebbe sano istituire una Conferenza dei Servizi per raccogliere tanto i pareri concordanti con il sistema vigente quanto quelli discordanti al fine di raggiungere un punto di incontro esaustivo che dia giovamento al Sistema 118 e offra come risultato un prodotto sanitario rapidamente più accessibile e caratterizzato da velocizzazione dei processi e da attività amministrativo-burocratici più snelle ”.
CALABRESE Michele
Lascia un commento