Riprendiamo il comunicato stampa del collegio Ipasvi di Milano precisando alcuni aspetti dello stesso che, a nostro avviso, non sono condivisibili
- Nel triennio precedente il Presidente Muttillo a fronte di circa 1500 voti espressi ha proclamato gli eletti ovvero se stesso e l’intera sua lista, perché in questa tornata elettorale con un significativo aumento dei votanti (1900 circa) non ha fatto la stessa cosa. E’ facile nell’immaginario collettivo dedurre che è il risultato sfavorevole emerso dallo scrutinio ad aver indotto il Presidente a dichiarare “nulla” la tornata elettorale.
- Perché egli non ha dichiarato non procedibile lo scrutinio prima di procedere all’annullamento della procedura durata ben 5 giorni?
- Se il risultato dello scrutinio lo avesse premiato, si sarebbe comportato così?
Rimaniamo perplessi ed esprimiamo senza riserve le nostre valutazioni!
Di seguito il comunicato stampa del collegio Ipasvi di Milano-Lodi-Monza e Brianza
Mancato quorum alle Elezioni del Collegio IPASVI Milano-Lodi-Monza e Brianza non si arriva alla proclamazione
Muttillo: “Una scelta a salvaguardia degli iscritti e dell’Ente ordinistico”
Intanto un ringraziamento ai circa 1900 infermieri che hanno espresso la loro scelta
MILANO – Ieri 7 dicembre, dopo la conclusione dello spoglio delle circa 1900 schede elettorali per il rinnovo del Consiglio Direttivo e del Collegio dei Revisori dei Conti del Collegio IPASVI Milano-Lodi-Monza e Brianza, il presidente del Collegio e della Commissione elettorale Giovanni Muttillo ha annullato le elezioni in seguito al mancato raggiungimento del quorum del 10%, ossia circa 600 votanti in meno dei necessari.
«Le motivazioni alla base di tale decisione – commenta il Presidente – sono diverse. Innanzi tutto il mancato raggiungimento del quorum avrebbe certamente aperto contenziosi i quali, a loro volta, avrebbero resa incerta la conduzione dell’organo professionale, così come già avvenuto in altri Enti Ordinistici. Siamo consapevoli del fatto che, soprattutto per le grandi città, l’attuale legge in materia elettorale presenta forti limiti, che potranno essere superati dall’auspicata riforma ordinistica; ma per ora è questo il contesto normativo in cui ci muoviamo. Io mi sono limitato a rispettare la legge: non si poteva procedere alla proclamazione».
D’altro canto, anche il rappresentante della lista “Conta esserci per essere” aveva messo in evidenza il mancato raggiungimento del quorum del 10% dei votanti, espresso con una dichiarazione a verbale. Sulla decisione hanno influito molto anche la scelta e l’orientamento che sono emersi dalle più recenti elezioni di altri Collegi IPASVI, considerando anche gli ipotizzati effetti negativi sulle future elezioni nazionali.
«Come già accaduto in altri contesti (addirittura nel 2012 il presidente della Commissione elettorale del Collegio IPASVI di ROMA annullò le elezioni in autotutela dopo la proclamazione degli eletti) – continua Muttillo – abbiamo proceduto solo con le operazioni di spoglio, che tra l’altro si sono svolte regolarmente e senza incidenti, per dare un riscontro agli elettori che si sono espressi nelle giornate dall’1 al 3 dicembre. Dal momento che però è essenziale un maggiore coinvolgimento, considerato che gli iscritti al Collegio sono più di 25mila, è indiscusso che, non appena il clima avrà ripreso i giusti toni, dovremo andare riconvocare con l’assemblea elettorale nuove elezioni».
Tutto il materiale delle operazioni elettorali con le relative schede scrutinate è conservato in appositi plichi timbrati, sigillati e firmati dai componenti la commissione elettorale e dai rappresentanti delle liste concorrenti, il tutto conservato in appositi contenitori, sigillati e firmati, nella sede del Collegio.
«Come molti avranno avuto modo di notare – conclude Muttillo –, il clima intimidatorio iniziato nelle pre-elezioni e gli insulti subiti in fase di votazione continuano tutt’ora, con una campagna aggressiva e diffamatoria anche sui social. Non rispondiamo alle provocazioni perché riteniamo che il confronto debba tenersi in luoghi istituzionali adeguati e consoni alla professione».
Ufficio Stampa
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