Grande successo per il progetto editoriale denominato NExT (Nurse EXperimental Thesis) targato Nurse Times
Giunge all’indirizzo mail della nostra redazione ([email protected]) il lavoro di tesi del dott. Imo Pezzola, dal titolo “Il Bambino disidratato in pronto soccorso: i vantaggi dell’ipodermoclisi”, laureatosi presso l’Università degli Studi dell’Insubria nell’a.a. 2016-2017.
Abstract
L’ipodermoclisi è una tecnica infusiva grazie alla quale, mediante butterfly o agocannula, è possibile somministrare nel tessuto sottocutaneo farmaci o liquidi.
Molto praticata nel secolo scorso, è caduta in disuso per via di presunti effetti avversi; sta tuttavia tornando in uso a partire dagli anni 2000 grazie a nuove metodiche che ne garantiscono una efficacia maggiore.
Sebbene la validità dell’ipodermoclisi sia ormai confermata nella popolazione adulta, poche fonti attestano il suo utilizzo in un contesto pediatrico.
Scopo del seguente elaborato è rivalutare questa tecnica nella persona assistita pediatrica in un contesto di pronto soccorso, al fine di garantire una corretta idratazione evitando una metodica invasiva e dolorosa come la terapia endovenosa.
Per rispondere alla domanda è stata effettuata una revisione della letteratura in tre banche dati: CINAHL, Cochrane e Medline.
Sono stati utilizzati Mesh, parole chiave, operatori booleani e filtri; applicando criteri di inclusione ed esclusione sono stati selezionati ed analizzati quattro studi: uno di essi tratta dell’efficacia dell’ipodermoclisi analizzata singolarmente, gli altri tre la paragonano all’idratazione endovenosa.
La letteratura analizzata ha permesso di determinare che l’ipodermoclisi è una pratica efficace e sicura, efficiente sotto un profilo costo/beneficio e ben accettata da persone assistite, personale sanitario e caregiver.
Imo Pezzola
Allegato
Tesi: Il Bambino disidratato in pronto soccorso: i vantaggi dell’ipodermoclisi
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