Si lavora sull’Ipotesi di Contratto collettivo nazionale di lavoro.
Il futuro retributivo del comparto della sanità italiana potrebbe essere nell’Ipotesi di Contratto collettivo nazionale di lavoro (VEDI). Un documento di 100 pagine su cui, come evidenzia Il Sole 24 Ore, “si sta lavorando rigo per rigo, con i punti contesi, le sottolineature rabbiose, i paletti che dicono e non dicono”. E come noto, in assenza di risposte di risposte soddisfacenti dai rappresentanti dello Stato, i sindacati degli infermieri sono pronti a dichiarare lo sciopero nazionale, con conseguente blocco per un giorno del Servizio sanitario nazionale.
Le trattative procedono a rilento, anche se l’ipotesi più realistica è la chiusura dei giochi per metà febbraio, ossia prima delle elezioni. Intanto Cgil-Cisl e Uil, con un comunicato congiunto, hanno annunciato manifestazioni di protesta per lunedì 5 febbraio: “Un presidio nella capitale davanti a Palazzo Vidoni, sede del ministero della Pa, e contemporaneamente sit-in in tutte le regioni per sollecitare il rinnovo dei contratti nazionali delle funzioni locali e della sanità”. Le tre sigle sindacali hanno anche inviato una lettera a Marianna Madia, ministro della Pubblica amministrazione, per chiedere un incontro sul tema dei rinnovi contrattuali in concomitanza con la giornata di mobilitazione.
FONTE: Il Sole 24 Ore
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