Si chiama Smart Straw, ed è dotata di due test che cambiano colore qualora percepiscano la presenza di Ketamina, Ghb, Flunitrazepam e altre droghe aggiunte all’insaputa di chi beve.
In seguito ai frequenti casi di cronaca nera è stata da molti ribattezzata la cannuccia antistupro.
A idearla sono state le studentesse statunitensi Victoria Roca, Susana Cappello e Carolina Baigorri, 17 e 18 anni.
«Il nostro obiettivo è ispirare i giovani a pensare come imprenditori e accrescere la consapevolezza sugli stupri» scrivono sul web.
L’idea è nata come progetto scolastico alla Gulliver Preparatory School, durante un laboratorio di impresa.
Il prototipo è stato presentato al Business Plan Challenge High School Track, un contest indetto dal Miami Herald.
Le tre studentesse si sono aggiudicate il primo premio.
È stata avviata una raccolta di fondi su Kickstarter, in attesa che la Smart Straw venga brevettata.
Il crowdfunding permetterà di commercializzare la cannuccia intelligente potendo quindi testare la sua validità sul mercato.
I risultati di un primo sondaggio condotto su un gruppo di studenti universitari hanno fatto emergere come l’85% degli intervistati comprerebbe la Smart Straw.
Le strisce reagenti presenti alle estremità diventano blu quando rilevano una delle sostanze che più comunemente viene utilizzata per drogare le vittime prima delle violenze sessuali.
Nel 2011 due professori dell’università di Tel Aviv, nell’ambito di una ricerca, avevano già ideato un dispositivo simile, in grado però di rilevare solo Ketamina e Ghb.
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