Mentre i sindacati infermieristici NURSIND e NURSING UP come ampiamente annunciato non firmano e restano coerenti con la loro linea!
Nonostante la possibilità di essere fatti fuori dalla contrattazione di secondo livello, non essendo firmatari di contratto, non avranno agibilità sindacale se non all’interno delle RSU con i loro delegati.
Una scelta coraggiosa e coerente che non possiamo che plaudire, ma a questo punto non basta.
Bisogna rilanciare; perchè quella che potrebbe apparire una sconfitta diventi una vittoria o almeno un obiettivo raggiunto!
Non ci basta più come infermieri la dignità di non approvare un contratto vergognoso e che coraggiosamente si è tentato di contrastare in tutti i modi.
Ricordiamo la manifestazione con sciopero nazionale del 23 febbraio e successivamente le 48 ore di sciopero del 12 e 13 aprile .
I due sindacati di categoria hanno coraggiosamente scelto di non firmare questo contratto, precludendosi una serie di agibilità sindacali.
Ma questo non può bastarci; perchè se così fosse suonerebbe come una sconfitta come un ulteriore attacco alla nostra dignità.
Da oggi bisognerà partire da qui.
Dalla non firma dei nostri sindacati di categoria per stringerci ancora più saldamente intorno ad essi, perchè si leghino saldamente intorno ad un obiettivo irrinunciabile:
USCIRE DAL COMPARTO SANITA’.
Altro obiettivo: AVERE GIA’ DAL PROSSIMO RINNOVO 2019 un contratto tutto nostro; magari insieme alle altre professioni sanitarie, come accadde negli anni ’80 per i medici.
Solamente così potremo sperare di avere un contratto decente e che valorizzi la nostra professione ed essere protagonisti del nostro futuro.
Solo così potremo declinare le competenze avanzate in modo decente ed inclusivo; ed avere quel riconoscimento economico e sociale che ci spetta in quanto colonna portante di una sanità in svendita.
Gli infermieri rimangono unico rimanente baluardo del diritto alla salute.
Negli ultimi 10 anni la sanità è stata disgregata sistematicamente da tagli indiscriminati; il capitale professionale è stato depauperato dal blocco delle assunzioni e perfino del turn over.
I pochi professionisti rimasti nelle aziende sono ormai vecchi ed esausti età media intorno ai 50 anni in molti casi un fabbisogno di professionisti di almeno 50000 unità e più di 18000 giovani professionisti disoccupati.
In questo disastroso quadro ci siamo rimboccati le maniche ed abbiamo comunque garantito il funzionamento di unità operative a costo anche di subire un demansionamento subdolo e tragicamente reale, turni massacranti, riposi saltati.
Il tutto senza nessun aumento contrattuale, progressione orizzontale bloccata, etc.
E nonostante tutto gli infermieri ci sono, hanno dato il loro contributo ed hanno permesso che questo sistema sanitario rimanesse in piedi.
Noi la nostra parte l’abbiamo fatta ampiamente ed innegabilmente!
Ora la politica deve fare la sua!
Il 31 Maggio inizia a PUGNOCHIUSO il congresso che ormai da diversi anni organizzano le OPI DI BARI E DELLA B.A.T. (Barletta, Andria, Trani) per discutere della nostra professione e del futuro dell’infermieristica.
Nella prima giornata di questa agorà è previsto l’intervento dei due sindacati infermieristici proprio sui temi contrattuali.
Vorrei tanto che questa sia l’occasione affinché i due sindacati NURSIND e NURSING UP, che hanno tanto bene e coerentemente lavorato insieme nell’opposizione al contratto della vergogna, stringano una alleanza intorno all’obiettivo primario citato in precedenza.
Una unità quindi innanzitutto tra i due sindacati professionali, ma non solo, perchè per raggiungere questo obiettivo c’è bisogno di tutti, ma proprio tutti gli infermieri.
Che l’appuntamento di PUGNOCHIUSO sia il primo passo per una alleanza forte e coesa dei sindacati infermieristici.
Io sarò presente, ed in quei giorni lavorerò a questa unità di intenti, sperando di tornare a casa con dei risultati concreti.
Anche la FNOPI ha già speso parole importanti in questo senso anche durante il suo primo congresso nazionale.
Detto questo cari colleghi credo che avremo tutti gli ingredienti necessari per perseguire l’obiettivo, ma sono fermamente convinto che il collante necessario a tenere insieme ed amalgamare gli ingredienti siamo noi.
E’ giunto il momento di svegliarci da un sonno profondo e rifiutare tutte le angherie che sistematicamente vengono poste in essere sulle nostre spalle!
Ora è il momento di dire ADESSO BASTA!
E’ giunto il momento di riappropriarci della nostra professione e del nostro futuro!
Questo possiamo farlo solamente TUTTI INSIEME, da sud a nord, giovani e anziani, nuovo o vecchio ordinamento.
Mettiamo da parte ogni possibile motivo di divisione: stringiamo noi un patto per noi stessi.
Prendiamoci per mano sentiamoci vicini e ci sentiremo più forti: parliamo, confrontiamoci, capiamoci, ma cerchiamo di essere un muro granitico perchè solamente cosi potremo vincere la madre di tutte le battaglie:
- AVERE FINALMENTE UN CONTRATTO TUTTO NOSTRO ED ADEGUATO ALLA NOSTRA PROFESSIONE E PROFESSIONALITA’
- ESSERE FINALMENTE RISPETTATI PER QUANTO ABBIAMO E STIAMO DANDO AL NOSTRO SISTEMA SANITARIO
- ESSERE RICONOSCIUTI PER CIO’ CHE SIAMO E SAPPIAMO FARE SEMPRE VICINI AI CITTADINI SIA IN SALUTE CHE IN MALATTIA.
Per questi motivi nessuno potrà far finta di non sentire se saremo tutti insieme, perchè come dico da un pò, insieme si può e si deve fare!
Angelo De Angelis
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