Dalle timbrature esaminate, un infermiere avrebbe lavorato per 27 ore in un solo giorno. Un altro che invece era in ferie, risultava in turno in ospedale
Un collega, dopo aver riportato un grave infortunio sul lavoro, svolgeva il ruolo di docente in diversi corsi ECM rilasciando interviste televisive.
Questi e molti altri casi analoghi scoperti sono stati segnalati alle varie procure della Repubblica territorialmente competenti a partire dal 2014. Nessun provvedimento è ancora stato emesso nei confronti dei dipendenti coinvolti.
Le “malefatte” di medici, infermieri e amministrativi sono emerse in seguito alle denunce di alcune sigle sindacali. Le indagini sono state condotte da Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza.
La stragrande maggioranza dei casi accadde a Nocera Inferiore ma altri episodi emersero anche nei presidi ospedalieri di Eboli e Battipaglia.
Appare incomprensibile come un sistema simile potesse reggersi in piedi senza la complicità delle alte sfere.
Ed infatti a processo sono finiti quattro dipendenti amministrativi tra cui il responsabile del personale dell’Umberto I fino ad ottobre 2013.
Per l’accusa, l’ingegnere Giuseppe Di Domenico e tre suoi collaboratori avrebbero inserito, senza le dovute autorizzazioni, orari relativi a straordinari non effettuati da infermieri e medici.
Lo stesso modus operandi sarebbe stato utilizzato anche per l’Alpi dei medici. In aggiunta gli amministrativi si sarebbero riconosciuti decine di migliaia di euro, per straordinari non effettuati o di cui non vi era alcuna prova oggettiva.
Per questi fatti sarebbero stati sospesi dal lavoro per sei mesi e sono tuttora a processo presso il tribunale di Nocera Inferiore.
L’azienda ospedaliera avrebbe contestato loro solo l’ingiusto arricchimento personale e non il lavoro di inserimento di straordinari inesistenti per gli altri.
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