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L’infermiera forlivese Raffaella Fuzzi nominata vicepresidente dell’IVAS

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L’infermiera forlivese Raffaella Fuzzi nominata vicepresidente dell’IVAS
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Un successo di squadra. Quello di Forlì è stato fra i primi ospedali in Italia, nel 2006, a costituire un PICC Team.

L’infermiera forlivese Raffaella Fuzzi (quinta a sinistra nella foto), in servizio presso l’Unità operativa di Senologia di Forlì, diretta dalla dottoressa Annalisa Curcio, è stata nominata in questi giorni vicepresidente dell’IVAS (Italian Vascular Access Society). Quest’ultima è una società scientifica aperta a quanti si occupano di accessi vascolari e alla collaborazione con altre società scientifiche e associazioni di pazienti. È stata fondata nel 2015 a Roma e ha come principale obiettivo la salvaguardia del patrimonio venoso dei pazienti.

“La società – spiega la dottoressa Marta Mengozzi, responsabile del PICC (Peripherally Inserted Central Catheters) Team forlivese – è stata costituita allo scopo di implementare la professionalità degli operatori e migliorare lo stato di salute e la qualità di vita del paziente, mediante lo sviluppo della buona pratica clinica nel campo specifico dell’accesso vascolare. Per fare questo, IVAS organizza e gestisce corsi di informazione/formazione professionale e contribuisce alla promozione della ricerca scientifica. Fra i soci fondatori provenienti da tutta Italia annoveriamo anche il dottor Secondo Folli, già primario a Forlì, e l’infermiera Raffaella Fuzzi. Inoltre, fra i primi iscritti alla società, ci sono stati i componenti del PICC team forlivese”.

Ma in cosa consiste l’attività del PICC Team?

Il PICC è un sistema venoso centrale inserito per via periferica, destinato a un utilizzo sia continuo che discontinuo, per un periodo di tempo di norma compreso tra una settimana e tre mesi. Il PICC consente quindi tutti gli utilizzi tipici dei cateteri venosi centrali, ma rispetto a questi presenta i seguenti vantaggi: evita il rischio di complicanze meccaniche alla inserzione, tipico della puntura venosa centrale diretta; ha un basso rischio di complicanze batteriemiche; un minor rischio di trombosi venosa centrale; può essere posizionato da personale medico o infermieristico adeguatamente addestrato; non necessita di competenze di tipo anestesiologico o chirurgico; può essere utilizzato anche in modo discontinuo, senza aumentare il rischio di complicanze ostruttive o infettive. Il PICC Team è costituito da una squadra di infermieri e medici, specificatamente addestrati, che provvedono al posizionamento del dispositivo vascolare Picc.

“Quello di Forlì è stato fra i primi ospedali in Italia, nel 2006, a costituire un PICC Team – spiega la dottoressa Mengozzi –. Pur fra mille difficoltà, ci sono sempre stati grande interesse ed entusiasmo da parte nostra nei confronti di questi argomenti, ed è sempre stata presente una buona attività da parte di vari gruppi di impiantatori di accessi vascolari all’interno dell’ospedale, per offrire ai pazienti quante più opportunità possibile”.

A coronare questo impegno, al 2° Congresso nazionale IVAS, che si è svolto a Milano il 24 e il 25 maggio scorsi, è arrivata la nomina come vicepresidente dell’infermiera forlivese Raffaella Fuzzi. Al convegno erano presenti: un’ampia rappresentanza dell’Ausl Romagna, in particolare dall’ospedale di Forlì; la dottoressa Marta Mengozzi, medico di Chirurgia toracica e responsabile del PICC Team; Raffaella Fuzzi, infermiera di senologia e del PICC Team; Massimiliano Mengozzi, infermiere di anestesia e del PICC Team; il dottor Stefano Gaetani, medico referente accessi vascolari per la rianimazione e anestesia; Valentino Rambaldi, infermiere di anestesia; il dottor Sergio Spiezia, medico del pronto soccorso/Medicina d’urgenza, esperto di accessi vascolari.

“Siamo molto soddisfatti della nomina di Raffaella Fuzzi – conclude la dottoressa Mengozzi –, che rappresenta per noi un grande riconoscimento e un grande onore. Ovviamente ci impegniamo ad aiutarla e a svolgere questo compito nel migliore dei modi, cercando anche di costruire insieme un altro sogno nel cassetto, ossia la costituzione del Vascular Access Team”.

Redazione Nurse Times

 

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