Per fronteggiare l’ondata di calore che metterà a repentaglio l’incolumità di molti anziani genovesi è stata realizzata una task force di “angeli custodi”.
Per la prima volta saranno coinvolti nel progetto “Aiuto anch’io!” anche un gruppo di giovani migranti.
I colloqui sono iniziati dopo il via libera ottenuto grazie ad una delibera approvata dalla giunta comunale di Genova nell’ambito dell’operazione estate sicura.
Già quindici richiedenti asilo e rifugiati ospitati dal capoluogo ligure hanno aderito.
Ognuno di loro sta venendo sottoposto ad un periodo formativo e andrà ad operare in coppia con un altro volontario di associazioni e realtà in servizio già da tempo a favore della terza età, già impegnate durante l’inverno per l’emergenza freddo in una catena di solidarietà che conferma ancora una volta quanto forte batta il cuore di Genova per i più deboli.
Ai migranti sarà affidato il compito di aiutare gli anziani, in particolare modo quelli che abitano da soli in casa.
Saranno di supporto nelle attività di vita quotidiane quali fare la spesa, effettuare spostamenti, ed andare a ritirare i farmaci. Alcuni opereranno nelle case di riposo e nei centri sociali.
In via di definizione ogni minimo particolare. Un accordo sarà sottoscritto tra gli enti gestori dei centri Sprar (Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati), Cas (Centri di accoglienza straordinaria) e rete delle associazioni e dei soggetti del terzo settore che si occupa degli “Interventi di comunità per gli anziani-invecchiamento attivo”.
Il ruolo di coordinamento sarà affidato ad Auser, ma diverse cooperative sociali e associazioni di volontariato come Croce Rossa, Ceis, Agorà, Croce Bianca Genovese, Lanza del Vasto, Biscione sono coinvolte.
Svariate misure sanno adottate dal centro di riferimento ligure contro le ondate di calore, con Alisa e Asl3 genovese in regia per il “Piano caldo” regionale che vede 3000 persone (in particolare anziani) a rischio segnalate alla guardia medica.
In caso di allerta arancione o rossa saranno previsti brevi ricoveri.
Verrà attivato anche il servizio “Meglio a casa”, per gli anziani valutati ad elevato rischio di suscettibilità allo “stress termico”.
Un assistente familiare/badante potrà offrire il proprio sostegno per un periodo massimo di 30 giorni ai residenti nei distretti sociosanitari genovesi.
Il piano prevederà inoltre l’utilizzo di alcuni locali climatizzati situati presso i Municipi presenti nei centri civici e sociali.
Confermati i custodi sociali, coordinati su tutto il territorio regionale dalla coop sociale Televita Agapé: a Genova sono 65, con il call center che sta viaggiando su una media di 400 chiamate settimanali.
I medici di medicina generale, le strutture residenziali e semiresidenziali sono stati sensibilizzati su adeguata idratazione dei pazienti e climatizzazione ambientale.
Attraverso Televita Agapé, in caso di allerta, viene inviato alle persone più a rischio il bollettino del Sistema Nazionale di allarme per le ondate di calore.
Attivo il numero verde 800995988 a disposizione dell’utenza tutti i giorni, dalle 8 alle 20, per informazioni, orientamento e interventi di prossimità.
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