È l’organismo di partecipazione alla pianificazione, alla programmazione e al buon funzionamento dei servizi sanitari.
Come accennato in un precedente articolo, venerdì 6 luglio è entrato in funzione il Consiglio dei cittadini per la salute, l’organismo di partecipazione dei toscani alla pianificazione, alla programmazione e al buon funzionamento dei servizi sanitari.
L’organismo è composto da 23 membri: tre scelti da ogni comitato aziendale di partecipazione della Asl; uno da ogni comitato aziendale di partecipazione delle aziende ospedaliero-universitarie; tre espressione del comitato regionale dei consumatori; cinque designati dai soggetti di partecipazione, quali il gruppo accademia del cittadino, il forum delle malattie rare, la consulta regionale della salute mentale e la consulta per le disabilità.
Si tratta di una prima esperienza in Italia. La responsabilità del Consiglio dei cittadini è di provare a fare da trait d’union tra il sistema sanitario e gli utenti. Il presidente della Regione, Enrico Rossi, fissa un obiettivo: “Bisogna discutere di più, parlare coi cittadini, gli operatori, per portare avanti questa sanità, che è di tutti”.
Un principio declinato in maniera ancora più netta dall’assessore al Diritto alla salute, Stefania Saccardi: “Dobbiamo stringere un nuovo patto, una nuova alleanza coi cittadini. Abbiamo un sistema sanitario che funziona, ma può e deve migliorare. Dobbiamo migliorare il colloquio e la percezione delle persone. Con voi dobbiamo fare insieme un lavoro per i cittadini della Toscana, fare insieme un percorso per capire quali sono le criticità e risolverle. E dobbiamo provare a costruire un terreno di condivisione e dialogo”.
Un’apertura arriva in tal senso dal presidente della Commissione Sanità del Consiglio regionale, Stefano Scaramelli, che assicura: “Saremo il vostro interlocutore costante nell’azione che svolgerà il vostro organismo”.
Fonte: www.regioni.it
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