La proposta di legge è entrata nel vivo della discussione in Commissione Affari Sociali alla Camera.
“Con il Sunshine Act puntiamo a una trasparenza totale nella sanità. I cittadini devono conoscere i legami d’interesse che intercorrono tra le aziende farmaceutiche, i medici e gli operatori sanitari. Portare questi rapporti alla luce del sole vuol dire prevenire la corruzione, un fenomeno riprovevole e sempre da contrastare, soprattutto quando di mezzo c’è un bene collettivo come la salute dei cittadini”. Così Massimo Baroni, deputato del Movimento 5 Stelle e primo firmatario della proposta di legge “Sunshine Act”, che oggi è entrata nel vivo della discussione in Commissione Affari Sociali alla Camera.
“Dopo aver attentamente ascoltato tutte le parti interessate – prosegue Baroni –, passiamo ora all’esame di un provvedimento all’avanguardia sul diritto alla trasparenza sanitaria anche in Italia. In Francia e negli Stati Uniti questa legge è già felicemente in vigore. È bene specificare, anche per evitare qualsiasi tipo di diffidenza, che il Sunshine Act non è una misura punitiva per i medici e non aumenta la burocrazia a loro carico. Semplicemente impone la pubblicazione delle relazioni finanziarie tra personale sanitario e aziende farmaceutiche, ‘sterilizzando’ in partenza i conflitti d’interesse. In tema di lotta alla corruzione non demordiamo: questa norma, già presentata nella scorsa legislatura, è nel programma del Movimento 5 Stelle e la trasparenza è nel contratto di governo. Finalmente possiamo avanzare in tema di diritti sociali e civili”.
Redazione Nurse Times
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