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Lastra a Signa (Fi), diviene realtà l’infermiere di famiglia e di comunità

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Lastra a Signa (Fi), diviene realtà l’infermiere di famiglia e di comunità
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Il sindaco: “L’introduzione di questa figura sarà molto utile per il nostro territorio”.

Ha preso il via a Lastra a Signa, con gli operatori del presidio sanitario, il nuovo servizio dell’infermiere di famiglia e di comunità, che si rivolge alla popolazione dei comuni di Lastra a Signa e Signa (distretto Fiorentina Nord-Ovest). La nuova figura nasce per intercettare ed eventualmente prevenire ricoveri inutili, favorire la deospedalizzazione e supportare la famiglia, presidiando l’efficacia dei piani terapeutico-assistenziali.

L’infermiere di comunità indaga non solo sul paziente in carico, ma anche sui bisogni manifesti e latenti degli altri appartenenti al nucleo familiare, così da migliorare nel complesso la qualità di vita dell’intera famiglia dagli stili di vita alle cure. Inoltre orienta il cittadino sull’accesso più appropriato ai servizi sanitari e sociosanitari territoriali per ottenere tempestivamente le risposte di cui ha bisogno.

Questo il commento di Paolo Zoppi, direttore del Dipartimento di Infermieristica: “Siamo orgogliosi che la nostra Regione e la nostra Azienda sanitaria abbiano sostenuto e consentito l’adozione di questo nuovo modello, che vuole migliorare le modalità di relazione dei cittadini con la rete di servizi sanitari. Questa evoluzione dell’assistenza infermieristica territoriale ha anche un significato professionale profondo, in quanto consentirà di esercitare l’infermieristica in una delle sue forme organizzative più avanzate e moderne. Non è un caso che gli Ordini professionali della Toscana si siano schierati a sostegno”.

Il nuovo approccio è centrato sulla persona e sulla globalità dei suoi bisogni ed è condotto in collaborazione con il medico di medicina generale. “Ritengo che l’introduzione della figura dell’infermiere di famiglia sul nostro territorio – sottolinea il sindaco Angela Bagni sia un servizio estremamente positivo. Questa figura, grazie a un lavoro di rete, aggiungerà un tassello in più ai servizi territoriali, grazie a un fondamentale lavoro di monitoraggio specifico dei bisogni sanitari e sociali dei nostri cittadini”.

Redazione Nurse Times

 

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