Sono quasi cento i casi per i quali i Nas non hanno trovato riscontro documentale presso le Asi.
Quasi cento falsi certificati o autocertificazioni ad attestare vaccinazioni che non sono mai state effettuate sui bambini. Con l’obiettivo di sfuggire all’obbligo scolastico di immunizzazione. I carabinieri dei Nas hanno effettuato, nel settembre 2018, un monitoraggio nazionale in istituti scolastici ed educativi per il riscontro a campione della veridicità di certificazioni e autocertificazioni del regolare adempimento degli obblighi vaccinali dei minori, presentate dai genitori presso le segreterie degli istituti scolastici.
Come illustrato in conferenza stampa a Roma, sono stati effettuati accessi presso 1.493 istituti di tutto il territorio nazionale ed è stata verificata la presenza e la veridicità di oltre 55.750 tra autocertificazioni e certificazioni consegnate dai genitori all’iscrizione dei figli. Nel corso dei riscontri sono stati rilevati 96 episodi di acclarato falso documentale di autocertificazioni attestanti la copertura vaccinale obbligatoria ai sensi della Legge 119/2017, sottoscritte dai genitori, delle quali non è stato trovato riscontro documentale presso le Asi. Di qui il deferimento dei genitori stessi alle locali Procure della Repubblica per il reato di falso ideologico commesso da privato in atto pubblico.
Intanto arrivano nuovi studi sulla benefica correlazione tra vaccini e sport. Spogliatoi, trasferte, ma anche un fisiologico indebolimento del sistema immunitario dopo un forte sforzo fisico: chi fa attività fisica, a livello agonistico o amatoriale, “ha un rischio 2-3 volte superiore di contrarre una malattia infettiva rispetto alla popolazione generale”. Lo ricordano gli esperti del Centro medico Santa’Agostino di Milano.
Redazione Nurse Times
Fonte: Il Tempo
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