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Medici o infermieri in ambulanza? Due ruoli diversi in una macchina che vorremmo fosse perfetta

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Medici o infermieri in ambulanza: due ruoli diversi in una macchina che vorremmo fosse perfetta
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Riceviamo e pubblichiamo la lettera firmata di un medico rianimatore in risposta al commento del collega Davide Santini (leggi articolo), in tema di soccorso extraospedaliero affidato ai soli infermieri.


Spett.le redazione di Nurse Times, sono un medico anestesista rianimatore, in servizio presso un ospedale italiano, e che ha prestato servizio per oltre 10 anni sulle ambulanze del 118.

Ho letto la risposta di Davide Santini all’assessore del Movimento Cinque Stelle. Io comprendo la sua indignazione e di tutta la categoria degli infermieri, ma credetemi, rispondendo indignati facciamo solo il gioco della lotta di categoria.

L’obiettivo delle classi politiche è proprio quello di innestare una guerra per dividere e comandare. Un servizio, sia esso ambulanza, pronto soccorso o rianimazione  funziona al meglio con una squadra completa, di medici, infermieri, soccorritori e/o ausiliari. Che poi un’ambulanza con solo infermiere mantenga la sua validità è fuori dubbio e nessuno deve permettersi di mortificare una professione. Ma non dobbiamo mai entrare in una lotta contrapposta, come se una categoria ambisse a sovrastare l’altra.

Medico e infermiere sono ruoli diversi in una macchina che vorremmo fosse perfetta. Noi medici quando siamo in turno o ci accingiamo a fare un trasporto di un malato critico, speriamo sempre di lavorare assieme agli infermieri migliori, perchè la qualità del lavoro cambia eccome, e il contrario vale anche per voi.

Quello che consiglio è solo di ignorare le opinioni di  politici che giorno dopo giorno si dimostrano sempre più incompetenti in materia. La sanità andreabbe affidata agli addetti ai lavori, punto e basta. Auguro a tutti i lettori un buon weekend.

Lettera firmata


Ringraziamo il medico per l’opinione che ha voluto condividere con la comunità infermieristica. La locuzione latina “Divide te impera” dovrebbe essere ricordata a molti operatori sanitari. Il modo migliore per controllare e governare un popolo è dividerlo, provocando rivalità e fomentando discordie, proprio come spesso accade tra diverse categorie professionali in sanità e anche all’interno dello stesso universo infermieristico.

 

Simone Gussoni

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