Personale impiegato sia nel servizio 118 che negli ambulatori. Il blitz dopo la vertenza.
Blitz dell’Ispettorato del lavoro al Pronto soccorso di San Benedetto del Tronto. Tutto si è svolto ieri mattina, quando alcuni rappresentanti dell’Ispettorato si sono recati nei locali del reparto di Emergenza dell’ospedale Madonna del Soccorso e hanno voluto sentire il personale per approfondire le informazioni sulla gestione del lavoro all’interno della struttura.
Verrebbe da dire che tanto tuonò che piovve, viste le tensioni degli ultimi tempi. Tutto è nato da una vertenza aperta quattro mesi fa dal corpo infermieristico del Pronto soccorso. Un documento sottoscritto dai 42 infermieri del reparto, sia quello impiegato al 118 che quello in servizio negli ambulatori. E la vertenza riguarda proprio la doppia mansione. Attualmente al Pronto soccorso di San Benedetto, in un turno, lavorano sette infermieri nelle sale per assistere i malati che arrivano da soli, mentre due sono occupati nel 118, quindi a bordo dell’ambulanza, per coprire le uscite e i soccorsi esterni.
A seguito di una circolare regionale al personale del 118 è stato chiesto di prestare servizio anche in sala, una volta rientrato dalle uscite in ambulanza, magari per assistere i codici minori (bianchi e verdi). Un po’ come il documento che nei giorni scorsi è stato emesso dalla direzione e che va a impiegare i medici del 118, una volta rientrati, anche nelle sale. Da qui la vertenza, che nel novembre scorso è partita da parte degli infermieri, supportati da un legale, nella quale si sostiene che tale circolare andrebbe in contrasto con le normative nazionali, secondo cui le mansioni esterne e interne al Pronto soccorso vanno tenute tassativamente separate.
Proprio a seguito di questa denuncia, ieri si sono mossi gli ispettori del lavoro, che, una volta arrivati al Pronto soccorso, hanno tenuto colloqui separati con ciascun infermiere di turno per conoscere meglio la situazione e avere delucidazioni sull’organizzazione del lavoro all’interno del reparto. Una situazione da ricollegare al problema del sovraffollamento del reparto, che porta i pazienti ad attendere intere giornate al triage e ha come conseguenza anche provvedimenti di gestione del personale, come quelli che vedono impiegato il personale del 118 nelle sale dell’emergenza. Insomma, una coperta che rimane sempre troppo corta.
Redazione Nurse Times
Fonte: Corriere Adriatico
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