La decisione riguarda il primo avvistamento di insetti nel reparto di Rianimazione, dipeso dal degrado della struttura.
Formiche in Rianimazione al San Giovanni Bosco: sono stati riconosciuti non colpevoli né responsabili (dunque non sanzionabili per contestazioni e addebiti), con archiviazione del procedimento disciplinare, i tre infermieri e i due medici, dipendenti della Asl Napoli 1, impiegati nell’ospedale e deferiti al Consiglio di disciplina all’inizio dello scorso gennaio, all’indomani del primo avvistamento di formiche nel reparto di Rianimazione.
I funzionari dell’Asl che hanno istruito la pratica, verificati i fatti, raccolti i documenti e le testimonianze col conforto di una relazione del servizio ispettivo centrale della stessa Asl, hanno riconosciuto il corretto comportamento del personale. I sanitari di turno nel reparto – quando furono avvistate le formiche in rianimazione, con un singolo esemplare che aveva raggiunto il volto di un paziente – erano intenti a misurare la glicemia di un altro paziente, e subito dopo notarono la presenza di alcune formiche sulle lenzuola, alla presenza di famigliari. Formiche che furono prontamente rimosse, il paziente lavato e le lenzuola cambiate.
La colonia di insetti proveniva da una delle bocchette di aerazione e si era diffusa lungo i battiscopa. Cruciale la testimonianza della moglie del paziente, che ha riportato il corretto comportamento degli infermieri di turno e dei medici successivamente accorsi. Dal verbale del Consiglio di disciplina che ha archiviato la pratica si evince anche che la presenza delle formiche era da ritenere compatibile con le lacune strutturali e le carenze igienico-sanitarie evidenziate più volte in precedenti sopralluoghi dell’ufficio tecnico. Si parla, in particolare, di “rischio costante e concreto” di avvistare formiche.
Tutte premesse che rendevano “altamente probabile” la presenza degli insetti. Abbastanza per procedere all’archiviazione degli addebiti. Dopo questo primo procedimento per il personale della Rianimazione, resta ora in piedi quello avviato a fine gennaio in seguito alla denuncia dell’ex manager Mario Forlenza, su cui indaga la Procura. In questo caso è agli atti la testimonianza del primario della Rianimazione, che ha segnalato l’ostacolo a intervenire per bonificare la rianimazione. Una versione che però incrocia il precedente episodio ora archiviato. Ombre, tuttavia, permangono su tutta la vicenda, relativamente al successivo reperimento di cibo, zucchero e altre derrate sparse senza cautela sugli armadietti del personale. Quadro compatibile almeno con un comportamento non collaborativo rispetto al complesso processo di bonifica ancora in corso.
Redazione Nurse Times
Fonte: Il Mattino
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