Le Guardie Giurate ricoprono un ruolo fondamentale nei nosocomi italiani, nei quali gli episodi di violenza a danno del personale sanitario risultano essere in costante aumento.
Ma spesso il ruolo che svolgono esattamente all’interno di un ospedale italiano non è chiaro agli stessi dipendenti.
Per fare chiarezza sulle loro competenze abbiamo intervistato Giuseppe Alviti, Presidente Nazionale dell’Assocazione Guardie Particolari Giurate.
”I compiti della Guardia Particolare Giurata (GPG) nei Pronto Soccorso ed in ospedale sono molteplici. In via preliminare, occorre ricordare come la GPG non prenda ordini dal Primaro, dal coordinatore infermieristico, dall’infermiere o dall’operatore sociosanitario ne tantomeno da altro professionista sanitario.
La qualifica di Incaricato di Pubblico Servizio permane alla GPG per tutto il periodo di servizio di “custodia e vigilanza dei beni mobili ed immobili” (art. 4 L. 101/2008) ed è innegabile che, principalmente, la Guardia Giurata in servizio presso gli ospedali svolga tale compito. Altra faccenda è, invece, individuare bene cos’altro debba e possa fare all’interno degli ospedali (e non solo).
Appurato in precedenza come non esista un rapporto gerarchico con il personale dipendente ospedaliero, certamente risulta fondamentale instaurare una valida cooperazione con esso.
Le G.P.G. devono attenersi agli ordini del capitolato di servizio impartiti dalla propria azienda tramite centrale operativa/caposervizio in loco; anche un ordine non giusto prima va eseguito poi discusso in opportuna sede (chiaramente quando tale ordine non sia in palese conflittualità con l’ordine costituito o con le normative di legge vigenti).
Conseguenzialmente se come abbiamo detto, il nostro compito principale è quello della vigilanza dei beni mobili ed immobili, verrebbe quasi automatico anche vietare l’ingresso o allontanare persone che non hanno titolo a stare nell’immobile ENTE OSPEDALIERO, quali soggetti che vendono qualcosa, che fanno volantinaggio, senza fissa dimora che stazionano negli ospedali, eccetera.
Vi è da dire anche che, la la figura della Guardia Giurata, svolge compiti di sicurezza, intesa come una sorta di “ordine pubblico” (pensiamo ad eventuali aggressioni al personale sanitario).
Ovviamente, visto che tali compiti non sono propriamente affidati alla Guardia Giurata, nel caso in cui si verifichino tali situazioni bisogna richiedere ausilio alle forze dell’ordine, per il tramite della centrale operativa dell’istituto di appartenenza.
Ricordiamoci che, la violenza e le minacce a incaricato di pubblico servizio, rappresentano un reato punibile d’ufficio, ai sensi dell’art. 336 del Codice Penale. Cosa molto importante da non dimenticare mai è che, in tutte le situazioni, bisogna usare SEMPRE IL BUON SENSO.”
Qualora si verifichi un’aggressione al personale in ospedale quale sarebbe la procedura corretta da seguire? Il personale sanitario deve chiamare le GPG che a loro volta chiameranno le forze dell’ordine oppure deve chiamare direttamente le forze dell’ordine?
“Le GPG, contestualmente ad un intervento mirato alla prevenzione in caso di aggressione fisica, devono allertare immediatamente le forze dell’ordine.
Possono nel frattempo interporsi ma senza poteri auroritativi e certificativi. Non possono ne identificare ne trattenere l’aggressore. Possono prevenire oppure scoraggiare il malintenzionato attraverso mediazione e allertando Carabinieri e Polizia di Stato.
La flagranza di reato pone la GPG al pari del comune cittadino nelle funzioni di agenti di polizia giudiziaria in quanto presente al momento dei fatti.”
Volendo fare un esempio pratico: in che modo la GPG potrebbe intervenire qualora si dovesse presentare lo squilibrato armato di machete in Triage?
“Legittimità costituzionale della difesa, porre in essere tutte quelle condizioni di sicurezza del personale e dei beni mobili e immobili e allertare la polizia. Solo qualora vi fosse una persona in imminente pericolo di vita potrebbe tentare di disarmarlo, ma tocchiamo il tasto della preparazione professionale sia in tema di difesa personale che di codice civile e penale.”
Qualora invece un paziente in stato di agitazione psicomotoria dovesse devastare i locali ospedalieri o le attrezzature sanitarie?
“Prevenire è la parola d’ordine. Se non si riesce a placare verbalmente l’esagitato, occorre allertare le forze dell’ordine previo aver chiamato la centrale operativa dell istituto di vigilanza privata a cui si appartiene. La GPG non si occupa dell’ordine pubblico. È fondamentale fare tale distinzione. Il nostro ruolo è quello della prevenzione di eventi delittuosi legati al compito di istituto.”
Cosa può fare un infermiere qualora un parente non intenda rispettare l’orario di visita o disturbi lo svolgimento delle attività?
“La GPG, unitamente ad un infermiere in servizio, deve invitare i parenti ad uscire dalla corsia. Nel caso questo si dovesse rifiutare, configurandosi il reato di interruzione di pubblico servizio, la Guardia Giurata può allertare le forze dell’ordine per l’allontanamento dei parenti.”
Frequentemente capita che i senza tetto dormano in Pronto Soccorso. La GPG dovrebbe impedire loro l’accesso?
“È nostro compito impedire il loro accesso qualora sia mirato a locarsi per dormire o bivaccare. Abbiamo la possibilità di attivare i servizi sociali, in collaborazione con le forze dell’ordine, previo comando della nostra direzione di istituto.”
Quale crede che potrebbe essere la soluzione ideale per migliorare la sicurezza dei pronto soccorso italiani?
“Una campagna pubblicitaria di sensibilizzazione per far ben comprendere che in Ospedale si salvino vite ed un rafforzamento notevole, attraverso una normativa adeguata, del numero di Guardie Particolari Giurate presenti presso i Pronto Soccorso.”
Cosa pensa della proposta del ministro Giulia Grillo relativa all’invio dell’esercito (leggi articolo) nei Pronto Soccorso?
“La militarizzazione non servirebbe a nulla… Provi a pensare di avere in un PS un militare con una mitragliatrice che comunque non potrebbe mai utilizzare. Servirebbe solamente ad aumentare ulteriormente il livello di esaltazione di qualche agitato. Sarei invece favorevole a rendere obbligatori i corsi di difesa personale che alcune aziende hanno proposto ai loro dipendenti.”
Ringraziamo di cuore Giuseppe Alviti, Presidente Nazionale dell’Assocazione Guardie Particolari Giurate per le preziose informazioni fornite augurando a tutte le Guardie Particolari Giurate e ai professionisti della salute un’attivita lavorativa possibilmente sempre più sicura.
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