Un vincolo che risaliva al 2009 e obbligava le Regioni a spendere per il personale quanto nel 2004 meno l’1,4%, al di là del fatto che il loro bilancio generale della sanità fosse in pareggio. Via alle assunzioni di medici, infermieri e oss
Sottosegretario alla Salute, Luca Coletto: “Sblocco turn over è necessario per dare ossigeno al nostro Ssn”
“Il via libera della Conferenza dei Presidenti delle Regioni all’emendamento che prevede l’abbattimento dei limiti di spesa all’assunzione del personale medico è una boccata ossigeno per il sistema sanitario nazionale che rischia l’asfissia”, dichiara il Sottosegretario.
“Continuare a fare i conti sulle assunzioni del personale significa oggi compromettere la capacità di erogare i livelli essenziali di assistenza, tanto più che misure come il blocco del turn over non hanno determinato i risparmi attesi per un eccessivo ricorso alle attività convenzionate – prosegue Coletto -. Compito della politica è quello di trovare soluzioni nuove e immediate per far fronte ad una ormai cronica carenza di camici bianchi, dovuta in particolare ad anacronistici vincoli giuridici ed economici”.
“Lo sblocco del turn over rappresenta, inoltre, una risposta al pensionamento anticipato, la quota 100, un provvedimento necessario per soddisfare le legittime aspettative dei lavoratori in generale, anche nel comparto sanitario. Infine, la definizione di una metodologia per la determinazione del fabbisogno di personale ci consentirà di dare risposte concrete puntuali e permanenti alle urgenze delle nostre aziende sanitarie”, conclude Coletto.
Anche il Ministro Grillo interviene sulla sua pagibna Facebook.
“In questi giorni ho portato avanti il mio impegno per superare l’anacronistico blocco delle assunzioni nella Sanità imposto dal 2009 a tutto il Ssn.
Ieri al Ministero della Salute abbiamo trovato un punto di equilibrio con Regioni, Ragioneria dello Stato-Mef e Funzione pubblica per avviare un cambio di rotta ormai non più rinviabile per assicurare i servizi sanitari su tutto il territorio nazionale.
In un clima di grande collaborazione è stata prodotta una norma che oggi sarà portata all’attenzione dei Presidenti delle Regioni. Auspico una piena condivisione perché tutto il Paese ha bisogno di avviare nuove assunzioni di medici e operatori per assicurare futuro al nostro Ssn”.
Plauso del segretario Generale della Fials, Giuseppe Carbone ” assunzione del personale una boccata di ossigeno in sanità”.
Rimosso il blocco delle assunzioni: dal 2019 la spesa per il personale non potrà superare il valore del 2018 maggiorata del 5%.
Dopo una situazione ormai insostenibile, aggravata dal d.l. quota 100, finalmente rimosso il blocco delle assunzioni in sanità che determinerà una boccata di ossigeno per la sostituzione del personale in pensione oltre a nuove assunzioni collegate ai piani di fabbisogno triennali.
Così Giuseppe Carbone, Segretario Generale della FIALS, subito dopo l’accordo odierno tra Ministero della Salute, MEF, Pubblica Amministrazione e Conferenza delle Regioni.
Un accordo fortemente positivo, diamo atto al Ministro della Salute per aver posto, finalmente, nell’agenda di questo governo, alcune problematiche della sanità, come alle stesse Regioni per lo sforzo e la dinamicità a pervenire all’accordo odierno che supera non solo la limitazione che oggi impone loro di rispettare il vincolo di spesa del 2004 ridotto dell’1,4%, ma anche le cortine fumogene sulle assunzioni in sanità che si stanno delineando con gli emendamenti sulla conversione del decretone quota 100 e reddito di cittadinanza.
Certo necessita, prosegue Carbone, rivedere le norme della legge di stabilità 2019 sullo scorrimento delle graduatorie in sanità che limiterebbero, di fatto, la conquista ottenuta con l’odierno accordo e renderlo quanto prima spendibile.
Non c’è più tempo, conclude Carbone, stiamo oramai all’ultimo respiro in sanità in termini di personale e necessita urgentemente il ricambio generazionale come le nuove assunzioni oltre a definire urgentemente il Patto della Salute per il triennio 2019-2021 con ulteriori risorse economiche nel SSN.
La redazione di NurseTimes plaude al risultato positivo ottenuto, purchè si tenga conto delle esigenze di tutte le strutture sanitarie italiane senza differenza tra sud e nord, e di tutti gli operatori sanitari, medici, infermieri ed oss.
Redazione NurseTimes
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