Presentata un’interrogazione per il reclutamento di personale tramite mobilità extraregionale.
«In questo momento di difficoltà per il nostro Sistema sanitario, è possibile rafforzare l’organico ricorrendo all’istituto della mobilità volontaria, che consentirebbe ad almeno 800 infermieri residenti in Puglia, ma che lavorano fuori, di rientrare nella nostra regione. Questo permetterebbe di tappare i buchi che si stanno creando nell’organico sia per il turnover sia per i pensionamenti ordinari e quelli legati alla riforma della cosiddetta “quota 100”». Lo dichiara il consigliere regionale del Pd, Ruggiero Mennea, che insieme ai colleghi Fabiano Amati, Donato Pentassuglia, Sergio Blasi, Napoleone Cera e Giovanni Liviano, ha presentato una interrogazione al presidente del Consiglio regionale della Puglia, Mario Loizzo, per il reclutamento del personale infermieristico tramite mobilità extraregionale.
«Va da sé che il personale infermieristico – prosegue Mennea – può incidere sull’abbattimento delle liste d’attesa. Si tratta di un’operazione fattibile, che non esclude la possibilità di bandire, successivamente, i concorsi. Una cosa non esclude l’altra, anche perché il fabbisogno di infermieri è di migliaia di unità, e con questi 800 si porrebbe solo un tampone. Ma questo personale sarebbe immediatamente disponibile e riuscirebbe a garantire l’assistenza sanitaria negli ospedali con l’avvicinarsi dell’estate, quando la situazione già complicata dell’organico diventa davvero difficile da gestire. Peraltro otterremo il risultato di far ricongiungere le famiglie, dal momento che molti di questi infermieri lavorano fuori ma hanno la famiglia qui».
Redazione Nurse Times
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