Il Ministro Luigi Di Maio presiede il Tavolo Istituzionale Permanente per l’Area di Taranto, presente anche il ministro Grillo
“Abbiamo deciso di istituire una cabina di regia che intende promuovere un coordinamento efficace tra le varie autorità coinvolte al fine di garantire la più ampia tutela ambientale e sanitaria, acquisendo i dati scientifici necessari e provvedendo a una revisione e un opportuno aggiornamento del decreto interministeriale del 2013”.
Così il vicepremier e ministro dello Sviluppo economico Luigi Di Maio in occasione del suo insediamento come nuovo presidente del Tavolo istituzionale permanente per l’area di Taranto, il 24 aprile 2019.
“Qualcosa sicuramente non ha funzionato nel meccanismo finora attuato, visto che le risorse spese sono il 30% di quelle stanziate, pari a oltre un miliardo di euro, e su questo siamo qui per dare una mano – ha continuato Di Maio – Occorre fare un salto di qualità nella gestione e mettere a sistema tutte quelle azioni tra loro finora scollegate; serve una visione di ampio respiro ma fatta di interventi puntuali e monitorabili e ben identificabili”.
Presente anche il ministro Grillo che ha poi precisato, nel suo intervento “dal punto di vista sanitario la situazione è importante e richiede un intervento importante; il punto zero da cui iniziare è mettere insieme i ministri coinvolti in una cabina di regia interistituzionale (Ambiente, Salute, MISE e Sud) che attraverso un osservatorio fornirà, ogni sei mesi, i dati epidemiologici per conoscere la reale situazione sanitaria del territorio e indirizzare politiche sanitarie adeguate”.
“I fattori di rischio – ha spiegato il ministro Grillo – sono molteplici, non solo ambientali e intervengono insieme nel determinare l’insorgenza di alcune patologie. Quello che ci sta a cuore è predisporre delle azioni che consentano di ridurre l’esposizione a fattori di rischio singoli o cumulati, in modo da far diminuire anche le patologie che ne possono derivare. Ci impegniamo a presentare qui, entro la metà di luglio, i dati integrati dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS) e dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA) per il 2017 e ad essere qui fisicamente ogni due mesi per incidere sull’attuazione degli interventi”.
Redazione NurseTimes
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