Così il presidente del sindacato, Antonio De Palma, al convegno “I percorsi di evoluzione delle professioni infermieristiche”, organizzato da Opi Firenze-Pistoia.
“Gli infermieri di base vanno valorizzati, se vogliamo salvare il Ssn. La figura infermieristica è stata ed è tuttora al centro di un percorso, iniziato trent’anni fa, che l’ha portata ad avere un grande carico di responsabilità, ma che oggi è arrivato il momento improcrastinabile di riconoscere contrattualmente. Non è un nostro problema se mancano i fondi, non può essere un problema degli infermieri: deve pensarci il Governo, come ha fatto per i medici, perché non siamo figli di un dio minore”. Così Antonio De Palma, presidente del sindacato degli infermieri Nursing Up, durante il convegno organizzato dall’Opi Firenze-Pistoia e intitolato “I percorsi di evoluzione delle professioni infermieristiche” (25 e 26 giugno agli ospedali Careggi di Firenze e San Jacopo di Pistoia”.
“Sento parlare della carenza di 8mila medici, a fronte dei 53mila infermieri che mancano all’appello nel Ssn. – continua De Palma –. Lo dice anche la Fnopi, e a breve saranno il doppio. Intanto interi reparti stanno chiudendo nel silenzio generale, e nessuno alza un dito per cambiare le logiche perverse che hanno determinato questa vergognosa situazione di disagio per i cittadini e per gli infermieri che li assistono, reggendo sulle proprie spalle il peso di una sanità pubblica a rischio, tra strutturale carenza di personale e continue aggressioni agli operatori”.
E ancora: “Il contratto è lo strumento attraverso il quale gli infermieri e le altre professioni sanitarie non mediche ex lege 42 possono finalmente ottenere il riconoscimento, sia economico sia giuridico, della loro elevata qualificazione professionale. Le nostre richieste di avanzamento si muovono partendo dall’attuale struttura contrattuale, ma i tempi sono ormai maturi per l’introduzione di un ordinamento contrattuale analogo a quello dei dirigenti medici. Riteniamo che oggi ci siano tutte le condizioni per farlo. In ogni caso, il nuovo contratto dovrà dare conto del doveroso passaggio in posizione sovraordinata di tutti gli infermieri e degli altri professionisti sanitari che ne hanno titolo, affinché si operi una completa revisione sotto il profilo ordinamentale e remunerativo di tali qualifiche, per lungo tempo sottostimate”.
All’evento hanno partecipato anche il presidente di Opi Firenze-Pistoia, Danilo Massai, il giurista e membro del Consiglio superiore di sanità, Luca Benci, il segretario nazionale Nursind, Andrea Bottega, e il moderatore, il presidente di Opi Pisa, Emiliano Carlotti.
Redazione Nurse Times
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