Provvidenziale l’intervento dei colleghi, che hanno disarmato la donna protagonista della vicenda.
Momenti di paura sabato mattina al Pronto soccorso dell’ospedale di Livorno, dove una donna magrebina in stato di alterazione ha minacciato un’infermiera, brandendo un taglierino. La donna si è presentata nell’atrio del reparto di Emergenza-urgenza intorno alle 9. Senza aspettare, si è precipita all’interno, dove si trovano gli sportelli del triage, per accedere poi alla zona che ospita i pazienti bisognosi di assistenza. Quando le si è fatta incontro un’infermiera, che le ha chiesto perché fosse lì, in modo brusco e confuso la straniera ha fatto capire che voleva entrare a tutti i costi.
L’infermiera, provando a calmarla, ha cercato di spiegarle che doveva attendere nella sala d’aspetto e che i suoi colleghi l’avrebbero chiamata al momento opportuno. In risposta la donna ha estratto dalla tasca del suo abito un taglierino e lo ha puntato contro l’infermiera, minacciando di colpirla se non si fosse fatta da parte. Davanti a questa scena, i colleghi della sanitaria sono intervenuti: hanno disarmato la donna, che stava dando in escandescenze, e hanno provato a bloccarla, ma lei è riuscita a divincolarsi e a fuggire. Al contempo è stato lanciato l’allarme al 113, ma all’arrivo dei poliziotti, non c’era più traccia della straniera.
L’azienda Usl ha intanto sporto denuncia contro ignoti per questo grave episodio, che ha messo ancora una volta in evidenza quando sia spesso rischioso lavorare al Pronto soccorso. Daniele Boero, del sindacato Fials Sanità, ha dichiarato: «Gli infermieri del Pronto soccorso sono i lavoratori più esposti, e quello che è successo ieri mattina lo dimostra. Perciò chiediamo all’azienda di fare più attenzione a questo settore, di non inserirci personale senza esperienza e di aumentare il livello di sicurezza, per non lasciare gli infermieri da soli ad affrontare soggetti pericolosi, e magari a disarmali, come è successo sabato».
Redazione Nurse Times
Fonte: La Nazione
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