L’Asl si difende dall’accusa di aver tagliato il servizio fornito gratuitamente dalla Fraternità Francescana di Betania, ma i sindacati tornano all’attacco.
Prosegue la polemica sulla sospensione dell’assistenza religiosa e spirituale ai malati dell’ospedale di Terlizzi (Bari), svolta in forma gratuita e volontaria dalla Fraternità Francescana di Betania, che ha sede nella stessa cittadina del Barese. La stessa Fraternità aveva comunicato tale decisione con una lettera indirizzata all’Asl Bari, precisando che il servizio, sospeso a partire da iri (16 ottobre), sarebbe stato riattivato previa sottoscrizione di apposita convenzione.
Una vicenda commentata con toni aspri dalle segreterie regionali dei sindacati Confsal e Fials, che hanno accusato l’Asl di effettuare tagli non solo ai servizi sanitari, ma anche all’assistenza religiosa, per giunta gratuita. Immediata la replica dell’Azienda, giunta attraverso il seguente comunicato stampa.
“Con riferimento ad alcune notizie apparse in queste ore, che hanno lanciato l’allarme sulla presunta negazione dell’assistenza spirituale agli ammalati nella struttura ospedaliera di Terlizzi, è utile precisare che quanto descritto è lontano dalla realtà dei fatti. In data 15 ottobre è pervenuta alla direzione generale la comunicazione del Superiore generale e legale rappresentante della Fraternità Francescana di Betania (Paolo Crivelli, ndr), che informava la direzione che l’ultimo dei cappellani, che da 25 anni prestano servizio continuativo nella struttura ospedaliera di Terlizzi, veniva trasferito presso altre comunità.
Quindi l’incarico dell’ultimo cappellano è cessato per dimissioni volontarie dello stesso, ma allo stesso tempo, nella nota pervenuta in data 15 ottobre, la confraternita ha proposto la cura pastorale dei degenti dell’ospedale di Terlizzi attraverso una collaborazione gratuita rientrante nel Protocollo d’intesa tra la Regione Puglia e la Conferenza Episcopale Pugliese. Tale collaborazione gratuita, in data odierna (ieri, ndr), è stata accetta dalla direzione generale della Asl, che ha ringraziato la Fraternità Francescana di Betania per la disponibilità offerta. Questo spirito di collaborazione fra la direzione generale della Asl e la Fraternità Francescana di Betania è stato ribadito in una nota pervenuta in data odierna sempre dal Superiore generale e legale rappresentante della Fraternità, che ha confermato la volontà di assicurare il servizio presso l’ospedale di Terlizzi nelle forme della collaborazione gratuita”.
Tale chiarimento, però, non soddisfa Confsal e Fials, che hanno a loro volta diffuso un comunicato stampa (vedi allegato) con cui accusano l’Asl Bari di aver liberamente interpretato la comunicazione della Fraternità Francescana di Betania e nel quale si legge tra l’altro: “Al direttore generale della Asl Ba rammentiamo che l’unzione degli infermi è un sacramento celebrato dalla Chiesa cattolica e da altre chiese cristiane”. Cosa che “ha trovato il mancato accoglimento da parte della direzione generale dell’Asl Ba”, malgrado la Fraternità si sia resa “pienamente disponibile a proseguire volontariamente il servizio, previa stipula di apposita convenzione a titolo gratuito”.
Redazione Nurse Times
ALLEGATO: Comunicato stampa Confsal-Fials
Lascia un commento