A dir poco discutibile la stampa sulla t-shirt, poi ritirata dalla nota catena di supermercati. Sdegnata la reazione del mondo politico. Le scuse dell’azienda: “Un errore”.
La maglietta della discordia era in vendita al Carrefour – in un solo esercizio, secondo la nota catena di supermercati – e raffigura un uomo e una donna che discutono. Poi la donna precipita, evidentemente spinta da lui, che ha il braccio teso. Sotto la stampa, una scritta in inglese: “Problem solved”, ossia “Problema risolto”.
Inevitabili le reazioni, anche del modo politico. Sono state alcune parlamentari del Pd, infatti, a far esplodere il caso con i loro commenti social. Monica Cirinnà ha postato la foto della t-shirt su Twitter, accompagnata da un commento sdegnato: “Ho appena visto questa maglietta in vendita al Carrefour. Se una donna parla troppo, meglio liberarsene? L’azienda sposa questo messaggio? Gravissimo, specie in un Paese in cui la violenza contro le donne è notizia di ogni giorno. Chiariscano, o dovrò buttare la mia tessera”.
Concorda Elena Bonetti, ministro della Famiglia, che ha scritto su Facebook: “Magliette come questa sono purtroppo ovunque in vendita nel web, in Italia e non solo, a testimonianza di una cultura inaccettabile e dilagante di violenza sulle donne. È una battaglia difficile, che vinceremo solo se sapremo affrontarla insieme, in prima persona. Il cambiamento sta a noi, nelle nostre parole, nei gesti. E anche nei nostri acquisti”.
Sulla faccenda è intervenuta, sempre tramite Facebook, Valeria Fedeli, senatrice Dem e capogruppo in Commissione Diritti umani: “È gravissimo che un’azienda produca magliette che incitano al femminicidio. Ancora più grave che una nota catena di supermercati si metta a disposizione per distribuirle. In un Paese dove ogni 72 ore una donna viene uccisa, la mercificazione di una tragedia di queste dimensioni è un fatto intollerabile. L’azienda Skytshirt fermi subito la produzione e Carrefour Italia ritiri immediatamente il prodotto dai propri negozi”.
Dello stesso tenore il commento di Valeria Valente, presidente della Commissione femminicidio: “Vi pare normale che in un Paese dove viene uccisa una donna ogni due giorni si possa mettere in vendita una t-shirt del genere?”. E Francesco Laforgia (Leu): “La questione è culturale e investe chiunque, aziende comprese”. Laura Boldrini (Dem) sostiene che maglietta sia “vergognosa” e ringrazia “tutte le persone che si sono mobilitate per farla ritirare”, mentre Cinzia Leone (M5S) chiede che “episodi del genere non si ripetano più”.
Contattata da Repubblica, la catena Carrefour fa sapere che erano state messe in vendita solo due di quelle magliette, in un unico supermercato di Roma e per errore, perché quel prodotto era già stato ritirato mesi fa. E annuncia l’avvio di un’indagine interna per capire come mai siano state esposte quelle due t-shirt, ritirate venerdì scorso, dopo una segnalazione sui social. “Per noi – si legge poi in una nota – l’impegno contro la violenza sulle donne è un valore centrale, come testimoniano numerose iniziative a sostegno di organizzazioni no profit impegnate su questi temi”.
Redazione Nurse Times
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