Proseguono le indagini relative alle gravissime irregolarità del concorso per infermieri che si è svolto nel 2015 presso l’Azienda Socio Sanitaria Territoriale di Lodi.
È la testimonianza rilasciata ieri in Tribunale da uno dei candidati a destare particolare sdegno tra le migliaia di persone che speravano di poter ottenere il tanto sognato posto fisso:.
“Eravamo in fila, in un corridoio, per entrare nell’ufficio in cui ci fu consegnata, singolarmente, una busta contenenti i quiz dell’esame di preselezione che si sarebbe svolto qualche giorno dopo. Delle varie risposte possibili, solo una era sottolineata: non c’era bisogno di ulteriori spiegazioni».
Sono le parole rilasciate da un infermiere che da tempo lavorava presso l’azienda ospedaliera con un contratto a tempo determinato.
Il processo vede come imputati una 52enne e un 63enne, entrambi membri della commissione esaminatrice del “concorsone” per l’assunzione di un infermiere a tempo indeterminato e la stesura di una graduatoria distrettuale per future assunzioni, bandito nell’estate del 2015 dall’Azienda Ospedaliera.
Da subito furono molte le voci riguardanti le irregolarità a circolare, alcune delle quali giunge anche agli uomini dei Carabinieri. Furono diversi i candidati che, pubblicamente, cercarono di accaparrarsi i “bigini” contenenti i quesiti della prova concorsuale.
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