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Campania: dal 2020 debutta la geolocalizzazione per le chiamate in arrivo alle C.O. 118

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Campania: dal 2020 debutta la geolocalizzazione per le chiamate in arrivo alle C.O. 118
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Importanti novità sono in arrivo per le centrali operative del 118 delle province della Campania in seguito all’approvazione del maxi emendamento del bilancio di previsione finanziario per il triennio 2020-2022, da parte del Consiglio Regionale della Campania.

Grazie all’introduzione della misura relativa alla dotazione finanziaria di 100.000 euro per finanziare le Centrali Operative Territoriali del 118, verrà introdotto un “efficace sistema di geo-localizzazione del chiamante” per le funzioni di ricerca e soccorso con le tecnologie più avanzate.

Il provvedimento era già stato sollecitato più volte in passato anche a livello nazionale, dal presidente del SiS 118, Mario Balzanelli. Quest’ultimo ha più volte ribadito l’obbligatorietà della geolocalizzazione, già introdotta con una legge del 2009.

Per dieci anni però, questo provvedimento era stato lasciato dormiente nei cassetti della pubblica amministrazione spingendo Balzanelli a rivolgersi direttamente al presidente del Consiglio Conte, nel mese di settembre scorso. Anche il ministro dello Sviluppo Economico, Patuanelli era stato interpellato per dare attuazione al provvedimento attraverso le regioni.

Ad attirare l’attenzione su tale legge era stato anche il caso di cronaca nera del turista francese Simon Gautier, morto l’estate scorsa dopo essere precipitato in un burrone nel Cliento. Il suo cadavere venne ritrovato nove giorni dopo la telefonata di aiuto, durante la quale nessuno fu in grado di geolocalizzare il suo smartphone.

“Non si può perdere la vita per i ritardi della burocrazia”, tuonava all’epoca Balzanelli.

Successivamente anche l’opposizione in Regione Campania aveva fatto sentire la propria voce con il presidente della Commissione Trasparenza, Valeria Ciarambino (M5S). 

“Quella della Regione Campania – ha detto il presidente del SiS 118, Mario Balzanelli – è una significativa azione di civiltà che interviene nel gap esistente tra sanità ed innovazione specie nei tempi del soccorso in zone impervie e difficilmente accessibili prescindendo dall’introduzione del numero unico europeo di emergenza del 112 che ha bisogno ancora di una messa a punto efficace per salvare vite umane quando i minuti fanno la differenza”.

Simone Gussoni

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