I famigliari di Ugo Russo, colpevoli di avere vandalizzato il Pronto Soccorso dell’ospedale Pellegrini di Napoli fino a causarne la chiusura per i danni riportati hanno chiesto pubblicamente scusa per quanto accaduto.
Sono state numerose le trasmissioni ad avere dato loro voce, “Chi l’ha visto” su tutte:
“Quando il carabiniere ha sparato il primo proiettile al petto a mio figlio ha fatto bene perché si doveva difendere. Il secondo proiettile dietro la testa non doveva farlo. Perché lo ha fatto, questo voglio sapere”, dichiara Enzo Russo. “Io a mio figlio non gli ho insegnato il male ma il bene. Gli altri miei figli sono educatissimi”.
La mamma ha poi aggiunto: “Vogliamo la verità, siamo rimasti senza parole quando abbiamo saputo dell’accaduto. Mio figlio ha sbagliato ma anche il carabiniere. Noi non abbiamo nessuna colpa. Abbiamo fatto tutto per i miei figli. Ugo non aveva precedenti, era un signore”, racconta la madre.
In attesa dell’esame autoptico sulla salma che si trova all’Istituto di Medicina Legale del II Policlinico, il padre ha chiesto ad amici e conoscenti di non effettuare donazioni in favore del giovane ucciso durante la rapina, ma di devolvere i soldi all’ospedale devastato dalla furia dei famigliari, in modo che possano essere effettuate le riparazioni del caso.
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