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Coronavirus, Nursing Up Sassari replica a Mario Nieddu: “Nessuna paura da parte degli infermieri”.

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Coronavirus, Nursing Up Sassari replica a Mario Nieddu: "Nessuna paura da parte delgi infermieri".
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Di seguito la nota firmata da Gianluca Chelo e Andrea Farris, e inviata all’assessore alla Sanità della Regione Sardegna.

La segreteria provinciale di Sassari del Nursing Up, sindacato delle professioni infermieristiche, sigla maggiormente rappresentativa del comparto sanità si vede costretta a intervenire a seguito delle dichiarazioni rilasciate dall’assessore Mario Nieddu (foto, ndr) ad alcuni organi di stampa, in cui attribuisce il rifiuto di molti professionisti infermieri nell’accettare gli incarichi presso le aziende sanitarie regionali alla preoccupazione per il rischio infettivo da COVID-19. L’assessore sostiene anche di aver addirittura offerto la retribuzione da coordinatori agli infermieri pur di farli accettare.

Questa segreteria non accetta che si cerchi di scaricare sui professionisti la lentezza nelle assunzioni di infermieri. Già in tempi non sospetti avevamo infatti scritto all’assessorato sul fatto che ritenevamo irricevibili, dopo 20 anni di carenza cronica di personale, dovuto sia al Centrodestra che al Centrosinistra, proposte di contratto come Co.Co.Co o in regime libero professionale, che avrebbero nei fatti decretato una disparità di diritti tra i professionisti in servizio presso lo stesso reparto. Altresì ci risulta che, una volta proposto dalle aziende sanitarie contratti subordinati di sei mesi con possibilità di rinnovo, i professionisti abbiano iniziato ad accettare le chiamate in servizio.

A fronte di questi contratti da sei mesi, le aziende sanitarie del Nord Italia hanno contemporaneamente offerto agli infermieri, compresi quelli sardi presenti nelle graduatorie concorsuali di altre regioni, contratti fino a trentasei mesi, che garantiscono al professionista una maggiore stabilità e continuità lavorativa. Gli infermieri sono abituati a convivere con il rischio infettivo, assistendo ogni giorno pazienti affetti da HIV, HCV e altri, a fronte di uno stipendio sotto la media europea e che non compensa il rischio. Pertanto è assurdo accusarli oggi di non accettare gli incarichi proposti per paura.

Vogliamo anche mettere al corrente l’assessore Nieddu del fatto che in alcuni casi un coordinatore guadagna al netto meno di un collega turnista dello stesso reparto, per cui molti infermieri non hanno comunque ritenuto soddisfacente l’offerta di lavoro. In aggiunta, questa segreteria chiede da tempo con forza che si proceda alla stabilizzazione dei precari, così come prevista per legge, al fine di dare stabilità e forza alle piante organiche delle aziende sanitarie del territorio. Riteniamo, pertanto, che siano questi i motivi che hanno spinto tantissimi colleghi disoccupati, e ribadiamo il nostro rifiuto nel condividere la scelta dell’assessore di scaricare la responsabilità davanti all’opinione pubblica sugli infermieri.

Redazione Nurse Times

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