Per la prima volta al mondo è stato completato con successo un trapianto eteropico di fegato parziale. A beneficiarne è stato un uomo di 40 anni di origini napoletane.
Il paziente ha ricevuto una porzione del fegato di un donatore vivente che è andata a sostituire la milza del ricevente.
All’uomo, affetto da patologia oncologica a carico del fegato, è stato rimosso il fegato affetto da numerose metastasi derivanti da un tumore primitivo al colon.
L’intervento, svoltosi al Policlinico Sant’Orsola di Bologna è stato ideato dal forlivese Matteo Ravaioli ed eseguito dai medici, gli infermieri e gli operatori sociosanitari del reparto di Chirurgia generale e Trapianti diretta dal triestino Matteo Cescon.
La particolarità dell’intervento è data dal fatto che il paziente non abbia ricevuto un fegato intero (cosa rara, ma già accaduta all’estero), ma solo una piccola porzione, asportata da donatore vivente.
Questa è stata poi lasciata crescere in prossimità dello spazio generalmente occupato dalla milza nella cavità addominale, in modo che non entrasse in contatto con il fegato malato.
“E’ una procedura ancora perfezionabile, ma ha funzionato – spiega il professor Ravaioli -. Questa tecnica permette di ovviare in parte alla carenza di organi da donatori e non sottrae nulla ai pazienti in lista d’attesa”.
“Un intervento che testimonia l’eccellenza del Policlinico, che sia ha continuato a lavorare mantenendo gli standard, per quanto riguarda i trapianti, durante l’emergenza Covid, sia dimostra una volta di più di essere all’altezza del riconoscimento come Irccs (Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico)”, spiega Chiara Gibertoni, direttore generale del Policlinico.
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