Il ministro dell’Università e della ricerca chiarisce che la normativa non prevede una prova suppletiva per chi è malato.
Il ministro dell’Università e della ricerca, Gaetano Manfredi, è intervenuto sul tema dei ragazzi che non hanno potuto partecipare al test d’ingresso a Medicina perché in quarantena. Lo ha fatto nel corso di un’intervista rilasciata a Timeline, su Sky TG24: «Sono qualche decina: il numero che abbiamo è quaranta, rispetto ai 66mila che si erano iscritti al test. Ho sottoposto il problema anche al Dipartimento della Funzione pubblica per avere un chiarimento sulla possibilità di sostenere una prova suppletiva. Mi è stato risposto che, trattandosi di una malattia, oggi la norma prevede che chi è in malattia e perde un concorso o una prova unica non ha diritto a recuperarla».
E ancora: «Questo non riguarda solo chi è ammalato di Covid o è in quarantena. Riguarda anche chi è in ospedale o chi si è rotto un gamba. Per un problema di parità di trattamento tra tutti i cittadini, fare una prova suppletiva solamente per coloro che hanno un problema di Covid, rappresenta ad oggi una disparità rispetto all’eguaglianza di condizioni tra tutti i concorrenti».
Redazione Nurse Times
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