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Eroi senza premio: infermieri senza bonus

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Eroi senza premio: infermieri senza bonus
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Riceviamo e pubblichiamo l’articolo di Daniele Leone INFERMIERE Coordinatore Regionale CGIL FP Sanita Privata Abruzzo.

Anche questa mattina la mia sveglia è posizionata alle sei, cosi come quella di tanti colleghi che lavorano nella sanità pubblica e privata. Siamo sempre noi, gli eroi dimenticati che per 365 giorni all’anno assicurano i servizi sanitari pubblici e privati convenzionati e lo fanno anche quando non viene riconosciuto loro il bonus covid. Continuiamo a svegliarci presto per raggiungere le nostre strutture anche se non nascondiamo la nostra preoccupazione per i numeri elevati dei contagi.

Ci rechiamo nei nostri reparti e servizi anche se molti operatori sanitari non hanno percepito un euro di bonus.

Medici, infermieri, tecnici, terapisti, ostetriche, fisioterapisti, logopedisti, educatori,oss, operatori sociosanitari che nei giorni caldi dell’emergenza trascorrevamo ore e ore nelle trincee dei reparti, che accudivamo pazienti, affondavamo le mani nelle piaghe dolorose dell’epidemia, noi del settore della sanità privata convenzionata non abbiamo ricevuto un euro di bonus.
Eppure il Governo aveva destinato risorse a titolo di indennità agli eroi che combattevano per difendere il paese.

Una sorta di ricompensa morale per il rischio cui tutti noi operatori sanitari eravamo sottoposti non arretrando un centimetro all’avanzata del contagio. Milioni di euro stanziati per gli operatori della sanità.

Somme che le Regioni dovevano distribuire una tantum agli operatori impegnati nel servizio sanitario pubblico e, come accaduto in numerose regioni una piccola parte delle somme anche al personale del privato convenzionato, delle cooperative e delle agenzie.

Peccato che al personale di Villa Pini, della clinica Spatocco, Villa Serena, San Francesco, Don Orione, Santa Caterina, San Stefar, Istituti Riuniti San Giovanni Battista di Chieti, insomma a tutti i colleghi della sanità privata convenzionata d’Abruzzo non sia stato ancora riconosciuto un euro di premio bonus. Mi auguro che la politica Regionale ci ripensi e riconosca anche agli eroi della sanità privata convenzionata dell’Abruzzo un giusto riconoscimento, anche perche’, voglio ricordare che tanti colleghi della sanità privata, delle RSA e tanti colleghi infermieri e oss che lavorano negli ospedali con le cooperative e le agenzie si sono contagiati e hanno contagiato le loro famiglie i loro figli.

Non vorrei che il sacrificio, l’impegno, la capacità di tutti gli infermieri, medici,oss, fisioterapisti, tecnici di radiologia e di laboratorio,educatori, assistenti sociali, dietiste, tutti gli operatori della sanitari della sanità privata, delle cooperative, delle agenzie, delle RSA, RA, CSSA, etc sia stato dimenticato.

Mi auguro che una piccola parte del bonus possa spettare anche a noi, così come già avvenuto in tante altre regioni d’Italia. Perche’ anche noi abbiamo lavorato in condizioni straordinarie e dunque indistintamente e indipendentemente della struttura in cui noi infermieri, oss, e tutti gli operatori sanitari esercitiamo la nostra professionalità, meritiamo rispetto.
Mi auguro che si trovino tra le pieghe del bilancio regionale le giuste risorse da destinare anche a noi.

Daniele Leone INFERMIERE Coordinatore Regionale CGIL FP Sanita Privata Abruzzo.

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