E’ l’interessante conclusione a cui è giunto uno studio svedese sui topi.
Il midollo spinale può essere rigenerato dopo una lesione grazie alle sue stesse cellule staminali. Al loro interno è stato infatti scoperto un “interruttore” che le induce a formare nuove cellule, chiamate oligodentrociti. Queste vanno a rivestire e isolare i prolungamenti dei neuroni, favorendo la trasmissione degli impulsi nervosi. L’esperimento, riuscito negli esperimenti sui topi, potrebbe portare a nuove strategie rigenerative anche nell’uomo. Almeno sstando ai risultati dello studio condotto dai ricercatori svedesi del Karolinska Institutet e pubblicato sulla rivista Science.
“Abbiamo scoperto che le staminali non sono costrette a formare solo il tessuto cicatriziale, e abbiamo capito che in realtà possiamo spingerle in un’altra direzione per formare cellule che contribuiscono alla riparazione”, spiega il primo autore dello studio, Enric Llorens-Bobadilla. Il prossimo passo sarà quello di “verificare se anche nell’uomo esistono simili cellule staminali in numero sufficiente vicino al canale centrale del midollo spinale”, come sottolineato in un articolo di commento dagli esperti Catherina Becker e Thomas Becker, dell’Università di Edimburgo.
Redazione Nurse Times
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