Il governatore ha scritto al ministro Speranza per sottolineare l’opportunità di un parziale passaggio di fascia, che presto potrebbe riguardare tutta la regione.
A breve la Puglia potrebbe cambiare fascia, passando dall’attuale arancione a quella rossa. Sarebbe la settima regione a entrare nella zona con misure più restrittive, aggiungendosi a Valle D’Aosta, Piemonte, Lombardia, Toscana, Campania, Calabria e Provincia autonoma di Bolzano.
Nel frattempo il governatore Michele Emiliano (foto) ha chiesto che venga istituita una zona rossa parziale per le province di Foggia e BAT, particolamente colpite dal coronavirus. Lo ha fatto attraverso una lettera inviata al ministro della Salute, Roberto Speranza, nella quale ha chiesto “l’adozione di un provvedimento che inserisca esclusivamente i territori delle province di Foggia e di Bat nella cosiddetta zona rossa, in quanto cclassificati a livello di rischio alto”. Decisiva sarà l’analisi dei dati da parte della Cabina di regia del ministero della Salute, che potrebbe portare al cambio di fascia già domani (venerdì 20 novembre).
L’elemento che crea allarme è quello dell’ospedalizzazione. A lanciare l’allarme è Pierluigi Lopalco, epidemiologo e assessore regionale alla Sanità: “Gli operatori sono molto stanchi e stressati, quindi qualunque iniziativa che possa allentare la morsa sugli ospedali e sulla sanità territoriale è benvenuta”. Intanto la Regione ha appena riconvertito l’ospedale di Putignano in Covid con l’attivazione dei primi 31 posti letto e e sta allestendo l’ospedale da campo a Barletta, mentre iniziano a preoccupare anche le terapie intensive.
Anche da Nicola Gaballo, referente del sindacato Fimmg Puglia (settore Emergenza-urgenza), è arrivata la richiesta di far diventare la Puglia zona rossa: “Il sistema del 118 in Puglia è già oggi al collasso. Se vogliamo evitare altre morti, occorre rendere subito la Regione zona rossa. Le chiamate continuano ad arrivare e i mezzi di emergenza non ce la fanno a stare dietro a tutti i casi Covid. Questi sono in costante aumento e noi veniamo coinvolti anche nei trasporti secondari, di ospedale in ospedale, in cui potrebbero invece essere impiegati mezzi dedicati. Il risultato è che il 118 non riesce più a coprire le emergenze di altro genere”.
Preoccupante anche la situazione nelle Rsa. Altri quattro decessi si sono registrati nella residenza per anziani Regina Pacis di Monopoli (Bari), dove nei giorni scorsi si era sviluppato un focolaio di contagi. “Si sta consumando davvero una tragedia che ci ha strappato in pochissimi giorni dieci nostri anziani – ha scritto su Facebook il sindaco Angelo Annese -. Per noi non sono solo anziani, perché loro sono i nostri nonni, i nostri genitori, la nostra memoria, la nostra saggezza. Loro sono un bagaglio di ricordi che è parte della nostra vita”.
Redazione Nurse Times
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