E’ accaduto nell’edificio di Medicina 4 dell’ospedale Cisanello, dove è ormai una consuetudine. Un bel modo per far sentire meno soli i malati.
Una bella storia, quella che arriva dall’edificio di Medicina 4 dell’ospedale Cisanello di Pisa, riconvertito in reparto Covid durante l’emergenza. Ne sono protagonisti un nonno di 88 anni e il personale infermieristico che lo ha assistito. Pesonale di cui fa parte Ilaria Davini, nipote dell’anziano paziente e infermiera in servizio nel blocco operatorio del Dipartimento Cardio-toraco-vascolare dell’Aoup. E’ stata lei a raccontare quanto accaduto domenica 22 novembre, attraverso una lettera di ringraziamento a Monica Scateni, direttore del Dipartimento di professioni infermieristiche.
“Mio nonno – ha scritto Ilaria – risulta positivo al Covid-19 la notte del 14 novembre e, quella stessa notte, viene ricoverato in condizioni critiche in Medicina 4 a Cisanello (Edificio 5). Da subito ho potuto avvertire la dolcezza e la professionalità del personale infermieristico, oss e medico. Non è mai mancata la telefonata giornaliera, mai mancata la disponibilità a un chiarimento in più. Ma ciò che mi porta a raccontare la mia vicenda è quello che è accaduto domenica 22 novembre, giorno in cui mio nonno festeggiava il suo 88esimo compleanno. improvvisamente ricevo una sua telefonata in cui mi dice: ‘Ilaria, mi hanno festeggiato il compleanno, hanno attaccato dei palloncini, cantato tanti auguri e fatto spegnere le candeline. Mi hanno reso felice!’. Ed è così che scopro che questo gruppo meraviglioso di professionisti, ogni qualvolta un paziente è ricoverato isolato ed è il suo compleanno, gli organizza una festa per farlo sentire meno solo”.
Prosegue Ilaria: “Credo che in questa emergenza, che porta spesso il personale allo stremo fisico e mentale, incontrare un gruppo che nonostante la fatica non abbia perso la propria umanità, sia stato per mio nonno una fortuna unica, e che ciò meritasse il mio impegno a scrivere queste righe. Perchè l’affetto e l’amore con cui lo hanno accudito ha permesso a mio nonno di sentirsi protetto, capito e curato. Per tutto ciò vorrei veramente ringraziare, insieme a tutta la mia famiglia, e soprattutto dando voce al ringraziamento di mio nonno, tutta l’equipe della Medicina 4. Loro sono stati per me l’esempio, da collega e da nipote, che prendersi cura dell’altro è la più bella delle arti, la motivazione per la quale ho scelto di essere infermiera”.
Redazione Nurse Times
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