La Svezia, paese che inizialmente aveva rifiutato il lockdown e l’uso delle mascherine, finisce sotto accusa, o meglio, il suo sistema sanitario. Ci sarebbero state “gravi carenze” nel trattamento dei contagiati Covid-19 residenti nelle case di riposo. A fare luce sulle migliaia di anziani morti nelle strutture è l’Ispettorato per la salute e l’assistenza sociale (Ivo), un’agenzia governativa con il compito di controllare i servizi sanitari e sociali.
Nella sua indagine, l’Ispettorato “ha identificato gravi carenze a livello regionale quando si tratta dell’assistenza fornita alle persone che vivono in case di cura”, ha detto Sofia Wallstrom, direttrice generale dell’autorità, durante una conferenza stampa di presentazione dei risultati delle indagini. Nessuna delle 21 regioni della Svezia – a quanto risulta dalle indagini – si è assunta “responsabilità sufficienti” nel trattamento dei residenti delle case di cura infetti, con un quinto dei pazienti che non ha ricevuto alcuna diagnosi individuale da parte dei medici.
- Asst Valle Olona: concorso per 50 posti da infermiere
- Asp “Casa per Anziani” di Cividale del Friuli (Udine): avviso aperto per reclutamento di infermieri
- FNOPI lancia l’allarme sul decreto attuativo per l’accesso a Medicina: quali ripercussioni per l’Infermieristica?
- Toscana, al via i corsi di autodifesa per infermieri organizzati da Nursing Up
- Videosorveglianza nelle Rsa del Lazio: la proposta di legge contro gli abusi sugli anziani
Fonte: europa.today.it (T. Lecca)
Lascia un commento