Tra le situazioni più difficili da gestire pensando al rientro a scuola c’è il trasporto pubblico. Come gestire il percorso casa-scuola senza creare assembramenti e ritardi?
Orari differenziati, maggiore offerta di mezzi pubblici e più personale per i controlli. Sono queste le prinicipali risposte che danno Iss e Inail nelle raccomandazioni contenute nel documento Documento tecnico sulla gestione del rischio di contagio da Sars Cov-2 nelle attività correlate all’ambito scolastico con particolare riferimento al trasporto pubblico locale.
Il documento è stato redatto in previsione del rientro in classe il prossimo 7 gennaio 2021 del 75% degli studenti di ogni ordine e grado, come previsto dal nuovo DPCM.
Il documento tecnico si concentra sulle misure di contrasto alla diffusione del nuovo Coronavirus nelle attività che avvengono al di fuori degli edifici scolastici, con particolare riguardo al percorso casa-scuola e viceversa, dunque al trasporto pubblico locale, ma anche allo studio in presenza di altri studenti in ambito extrascolastico e agli assembramenti in prossimità delle scuole.
Rientro a scuola e Trasporto pubblico
Incentivando sempre la responsabilità individuale degli studenti e di tutti gli utenti attraverso il rispetto delle regole imprescindibili (uso costante e corretto della mascherina, distanziamento, igiene personale), si raccomandano misure organizzative mirate alla prevenzione degli assembramenti, quali:
- la differenziazione degli orari di accesso rispetto alle fasce orarie di punta;
- l’aumento dell’offerta di trasporto pubblico, anche con l’impiego di mezzi aggiuntivi resi disponibili dal privato;
- il potenziamento del personale nelle stazioni di scambio più critiche per l’afflusso;
- la promozione della mobilità sostenibile, anche tramite accordi e/o sovvenzioni specifici per l’utenza scolastica, lasciando il ricorso al trasporto pubblico a chi ne ha realmente bisogno.
Occasioni di aggregazioni extrascolastiche all’entrata e all’uscita da scuola o in un contesto extrascolastico, quale quello di studio domestico, si possono creare assembramenti. Nel primo caso, si legge nel documento, è auspicabile il potenziamento di personale dedicato al controllo dei punti di accesso alle scuole e dei luoghi ad esse limitrofi. Nel secondo caso, dovrà senz’altro essere limitato il numero di presenze, mentre il rispetto delle regole, in questo caso delle misure di prevenzione previste per i contatti tra “non congiunti”, come il distanziamento e l’uso della mascherina, è demandato alla responsabilità individuale degli studenti e dei loro genitori.
I mezzi di trasporto più utilizzati
Quattro milioni di studenti hanno usato l’auto (da passeggero o conducente) o la moto per raggiungere la scuola o l’università. Oltre 3,5 milioni di studenti (35% circa) si sono, invece, spostati con mezzi pubblici; di questi, circa 1 milione risiede tra Lombardia e Lazio.
Tra i mezzi pubblici maggiormente utilizzati si registrano il pullman e la corriera (13,9%), il tram e i bus (11,7%), mentre sono circa 500.000 gli studenti che utilizzano la metropolitana. A piedi o in bici si sono 3,2 milioni di studenti. Per quanto riguarda i tempi, oltre la metà degli studenti che si muovono con i mezzi pubblici impiegano in media meno di 30 minuti per raggiungere il luogo di studio. Gli spostamenti con i mezzi privati sono più veloci: il 72,5% ha impiegato meno di 15 minuti per raggiungere i luoghi di studio in auto o in moto.
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