Aveva 55 anni e lavorava all’ospedale Santa Maria Goretti. Intanto il neo-eletto direttivo dell’Ordine provinciale annuncia i propri obiettivi.
Lorella Molinari (foto), infermiera 55enne in servizio all’ospedale Santa Maria Goretti di Latina, ha perso la vita a causa del Covid-19 dopo aver combattuto per diverse settimane contro il virus. Le sue condizioni erano molto gravi per via dei danni subiti ai polmoni e a nulla è servito il trasferimento al Policlinico Umberto I di Roma.
Tantissimi i messaggi di cordoglio per il decesso della donna, che lascia un marito, professionista specializzato in geriatria, e due figli. Anche la Fnopi ha scritto un messaggio su Twitter per ricordare la collega: “Da Latina ci giunge conferma di un altro decesso per #Covid19. Si tratta di Lorella Molinari. Tanti i messaggi di cordoglio già pervenuti dai suoi colleghi e dall’Ordine provinciale, ai quali la nostra Federazione si associa”.
Intanto segnaliamo le parole di Sonia Pecorilli, appena eletta nell’organismo di direzione di Opi Latina: “La professione infermieristica è una professione aderente allo strumento di sanità pubblica e sul vaccino lo dimostrano i dati: i numerosi sondaggi effettuati in molte Regioni sulla volontà della vaccinazione hanno raggiunto adesioni anche oltre il 98 percento. Gli infermieri sanno bene quali effetti ha il Covid: lo vedono ogni giorno, quando h24 sono accanto ai pazienti di cui spesso sono l’unico contatto col mondo esterno. Lo vedono ogni giorno, considerando che oltre 40mila professionisti (il 47% del totale) si sono contagiati dall’inizio della pandemia di cui circa 12mila solo nell’ultimo mese”.
Aggiunge Pecorilli: “Purtroppo anche in questa giornata (sabato 9 gennaio) è morta una nostra collega e non si può capire lo strazio che questa notizia ci ha portato. Sono fortemente convinta ancor più di prima che la nostra voce deve essere presente in tutti gli ambiti. Oggi anche io ho fatto il vaccino. Lo dovevo a tutti quei colleghi e quelle colleghe che non ce l’hanno fatta. In questa fase storica caratterizzata dalla pandemia, il valore della nostra professione all’interno del Ssn, è stato riconosciuto da tutta l’opinione pubblica, al punto da definirci ‘eroi’. Vicino ai pazienti, in qualsiasi giorno dell’anno ed in qualsiasi condizioni ci sono gli infermieri che con dedizione e professionalità garantiscono l’assistenza rafforzando sempre di più il patto di salute con i cittadini, continuando a lavorare con testa, mani e cuore. Saremo sempre di più… protagonisti di un cambiamento”.
Con il primo Consiglio direttivo, che si è tenuto nella giornata di venerdì 8 gennaio, sono state ratificate le cariche e le nomine degli organismi di Opi Latina. Tra queste, la presidente Nancy Piccaro, attuale sindaco del comune di Roccagorga, il consigliere Giovanni Santucci, già segretario provinciale di Nursind Latina, e la stessa Sonia Pecorilli, referente dell’Ordine per campagna anti-Covid per la Regione Lazio.
“I risultati ottenuti – fanno sapere da Opi Latina – sono stati resi possibili grazie alla condivisione di un progetto realizzato senza personalismi con il coinvolgimento di tutti i professionisti, i cittadini e le istituzioni provinciali. Serve ribadire oggi quanto sia fondamentale il ruolo dell’infermiere nell’ambito dell’assistenza domiciliare, nelle strutture territoriali, nella prevenzione ed educazione sanitaria, negli ospedali e nelle scelte gestionali e politiche. L’Ordine provinciale è consapevole di questa peculiarità e importanza, si adopera e contribuisce alla soluzione delle problematiche interne alla professione, ha capacità di indirizzo nelle scelte di politica sanitaria e si fa portavoce e garante dei bisogni dei cittadini, tutelandoli”.
E ancora: “L’impegno per il prossimo quadriennio e costituito da un programma che tende a consolidare gli obiettivi raggiunti costruendo nuovi percorsi di sviluppo della professione con una serie di azioni che verranno messe in campo. Credere fortemente nel ruolo di ogni singolo professionista nella sua valorizzazione quindi l’OPI rappresenterà la sintesi dell’impegno di tutti. Questo è un momento importante dell’autorganizzazione dei professionisti della salute che fanno riferimento proprio agli infermieri e come è ovvio, ancor di più in questo frangente della pandemia da Covid 19. Tuttavia, secondo le indicazioni della Legge 3 del 2018, come prima innovazione rispetto alla normativa vigente istitutiva degli Ordini prevede un nuovo profilo degli Ordini che vengono definiti come enti pubblici non economici, che agiscono quali organi sussidiari dello Stato al fine di tutelare gli interessi pubblici, garantiti dall’ordinamento, connessi all’esercizio professionale. E questa è solo una delle definizioni specifiche sulla natura giuridica degli Ordini sanitari, che ora vengono messe nero su bianco, entrando nel merito della loro natura economica e patrimoniale, del loro ruolo e delle loro funzioni”.
Infine: “Altro passaggio importante per quanto riguarda l’essere vaccinati, la professione infermieristica, come le altre professioni intellettuali nel campo sanitario, aderisce ai principi dell’etica professionale che guida scienza e coscienza degli infermieri in scelte che rispondono al principio inderogabile di tutela della salute delle persone. Riconosce il valore delle evidenze scientifiche come base del suo agire professionale. Per tutte queste ragioni, va praticata ove possibile, da parte di tutte le istituzioni, e di tutti i soggetti abilitati alla presenza sanitaria una proposta di collaborazione, finalizzati a fare fronte comune contro questa emergenza storica che sta devastando il Paese”.
Redazione Nurse Times
Lascia un commento