Partito il reclutamento di Pfizer e Moderna per la sperimentazione su pazienti a partire dai 12 anni.
A due settimane dall’inizio delle vaccinazioni contro il coronavirus, che hanno coinvolto a oggi più di 800mila adulti in Italia, sono cominciati gli studi clinici per testare il vaccino in età pediatrica. Attualmente i due sieri autorizzati in Europa dall’Ema sono quelli Pfizer/BioNTech e Moderna. Il primo non può essere iniettato agli under 16 e il secondo agli under 18.
Le due aziende hanno avviato il reclutamento per la sperimentazione su pazienti a partire dai 12 anni. Come riporta il sito americano Motherly, “Houston è una delle 20 città degli Stati Uniti in cui gli adolescenti sono in grado di prendere parte allo studio sul vaccino Moderna”.
La scorsa settimana il Texas Center for Drug Development ha celebrato la prima dose somministrata a un ragazzo volontario con un post su Linkedin. “I volontari saranno monitorati per 13 mesi e sosterranno diverse visite di follow-up con i medici”, ha dichiarato la ricercatrice Sarah Hasan.
Anche la Mayo Clinic, come riportato dalla Keyc News, conferma l’avvio degli studi. “Abbiamo esteso la fascia d’età dei test per includere i bambini”, dichiara Emily R. Levy, specialista di cure critiche pediatriche e malattie infettive pediatriche dell’organizzazione non-profit per la pratica e ricerca medica.
Se le prove daranno buone risposte di sicurezza ed efficacia, si procederà con la sperimentazione sulla fascia 6-12 anni e poi 2-6 anni. L’ipotesi più ottimistica vede l’arrivo del vaccino pediatrico entro la fine del 2021. Poi, per parlare di successo contro il Covid-19, l’estensione della copertura vaccinale dovrà riguardare quasi l’80% della popolazione. Una quota difficile da raggiungere senza includere bambini e ragazzi.
Redazione Nurse Times
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