In 12 indagati per corruzione e falso in concorso. In alcuni casi le certificazioni servivano per il porto d’armi.
I carabimieri delle Compagnie di Agropoli, Battipaglia e Vallo della Lucania hanno eseguito un’ordinanza applicativa di misure cautelari personali, emessa dal gip di Vallo della Lucania su richiesta della Procura, nei confronti di 12 indagati per i reati di corruzione e falso in concorso. Tre di sono stati posti agli arresti domiciliari e nove sono destinatari dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.
Dalle indagini è emerso un accordo tra medici e titolari di agenzie automobilistiche cilentane finalizzato alla realizzazione di pratiche automobilistiche, come il rilascio o rinnovo delle patenti o, in alcuni casi, del porto d’armi, attraverso certificazione medica attestante l’idoneità psicofisica degli interessati, rilasciata senza alcuna visita. Il rilascio del certificato sarebbe avvenuto con il pagamento di una cifra compresa tra i 90 e i 120 euro, per un giro d’affari stimato in decine di migliaia di euro nell’arco temporale di pochissimi mesi.
Redazione Nurse Times
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