Non sembra essere destinato a finire l’interminabile sciopero selvaggio che vede protagonisti quasi 1.000 infermieri statunitensi.
La protesta, iniziata il 7 marzo 2021, coinvolge i professionisti della Saint Vincent Hospital, In Massachusetts.
Dopo oltre 150 giorni di astensione dal lavoro, durante i quali nessuno si è preoccupato di garantire i livelli minimi di assistenza ne si è preoccupato del famigerato “bene del paziente”, le trattative per migliorare le condizioni lavorative ed economiche dei camici bianchi riprenderanno.
La direzione ospedaliera sarà affiancata da un mediatore federale, esperto in negoziazioni, il quale cercherà di trovare un accordo tra i rappresentati della Massachusetts Nurses Association e i manager del nosocomio di Worcester.
La speranza resta quella di poter trovare una soluzione a tutela dei pazienti, abbandonati da diversi mesi a causa delle condizioni disumane proposte agli infermieri.
La principale richiesta dell’associazione MSA riguarda il rapporto numerico tra pazienti e infermieri: un consistente incremento del personale è richiesto affinché i pochi già assunti decidano di tornare in corsia.
Lo sciopero ha superato ogni record: da diversi decenni non si assisteva ad uno sciopero che superasse i 30 giorni consecutivi. Questo, durato oltre 131 giorni, rappresenta un vero e proprio record.
Marlena Pellegrino, vice presidente della Massachusetts Nurses Association lascia trapelare un cauto ottimismo:
“Torneremo al capezzale del paziente solo quando le condizioni contrattuali saranno notevolmente migliorate, e quando il rapporto infermiere/paziente ci permetterà di garantire delle cure nel rispetto della dignità umana. Contiamo di raggiungere questi obiettivi entro una settimana”, ha dichiarato al Worcester Gazette.
L’ospedale è di proprietà della Tenet Healthcare, società con sede a Dalls. La compagnia si è chiusa in un religioso silenzio stampa, rifiutando di commentare quanto stia accadendo.
Un gruppo di infermieri provenienti da altri paesi è stato reclutato ed arruolato temporaneamente, per garantire una qualche forma di assistenza, anche se questi nuovi colleghi non sono ben visti dai manifestanti che da settimane si alternano nei picchetti presenti davanti alla struttura, con diversi episodi di tensione, sfociati anche in violenza.
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