La 64enne era diventata celebre nell’ambiente negazionista per una serie di video social che ne documentano le proteste.
Oltre a essere una rappresentante della teoria di QAnon, il movimento complottista secondo cui presunti poteri occulti avrebbero agito contro Donald Trump, era una fervente no vax e no mask. Veronica Wolski, 64enne di Chicago famosa nell’ambiente negazionista per aver documentato le sue proteste attraverso i social, è stata sconfitta proprio da quel nemico in cui non credeva.
Nelle scorse settimane la donna aveva contratto il coronavirus. Ieri l’Amita Health Resurrection Medical Center, struttura di Chicago dove la donna era stata ricoverata ha confermato la notizia della sua morte. “Possiamo confermare che la paziente è deceduta questa mattina presto – si legge in una nota -. Non forniremo alcun commento aggiuntivo su questo paziente o argomento”.
La degenza di Wolski, che aveva l’abitudine di pubblicare video realizzati su da un ponte di Chicago, dove spesso affiggeva messaggi rivolti alle auto di passaggio, è stato seguito a distanza anche dagli attivisti no vax. A dare loro la notizia del decesso è stato infatti Lin Wood, uno dei teorici più influenti della cospirazione QAnon. Lui stesso aveva chiesto ai suoi 814mila follower su Telegram di chiamare l’ospedale per chiedere ai medici di curare Veronica con l’ivermectina. Un appello da cui eraa scaturita una valanga di telefonate.
Redazione Nurse Times
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