Di seguito alcune informazioni utili in merito al Sistema pubblico di identità digitale.
Il Sistema pubblico di identità digitale (Spid) è un’identità digitale composta da una coppia di credenziali (username e password), strettamente personali, con le quali è possibile accedere ai servizi online della pubblica amministrazione e dei privati aderenti. Semplice, sicuro e veloce, si può utilizzare da qualsiasi dispositivo (computer, tablet e smartphone) ogni volta che, su un sito o un’app di servizi, si trova il pulsante “Entra con Spid”.
Il Sistema pubblico di identità digitale si compone di diversi attori:
- i gestori dell’identità digitale (identity provider o IdP), soggetti privati accreditati da AgID per la creazione e la gestione delle identità digitali degli utenti;
- i fornitori di servizi (service provider o SP), organizzazioni pubbliche o private che, abilitando l’accesso ai propri servizi online tramite l’identità digitale, consentono una fruizione veloce, sicura e protetta ai servizi;
- gli utenti (cittadini e imprese) che dispongono della propria identità digitale, certificata da uno o più gestori, per accedere ai servizi online della pubblica amministrazione e dei privati aderenti.
Per ottenere Spid c’è bisogno di un documento di riconoscimento italiano (carta di identità, passaporto, patente) in corso di validità, della tessera sanitaria o del tesserino del codice fiscale (oppure dei rispettivi certificati di attribuzione), di un indirizzo e-mail e di un cellulare a uso personale. Non è necessario che l’indirizzo e-mail e il numero di cellulare siano intestati alla persona che richiede Spid, ma devono rappresentare, anche per le verifiche di sicurezza, strumenti di utilizzo strettamente personale. Per ogni identità Spid intestata a persona diversa, quindi, bisogna utilizzare un numero di telefono e un indirizzo e-mail differente. Inoltre è sconsigliato utilizzare indirizzi e-mail e numeri di telefono di lavoro, in quanto la perdita di accesso a tali strumenti (ad esempio con il termine di un rapporto di lavoro) può comportare problemi nell’utilizzo di Spid.
Se il documento d’identità è scaduto, bisogna contattare il proprio gestore d’identità per conoscere la procedura idonea per aggiornare i tuoi dati. Si ricorda inoltre che, a seguito della Legge n. 159 del 27 novembre 2020, la validità dei documenti di riconoscimento e identità scaduti dal 31 gennaio 2020 è stata ulteriormente prorogata fino al 30 settembre 2021.
Per ottenere le credenziali Spid ci si può rivolgere a uno dei gestori di identità (detti identity provider) accreditati dall’Agenzia per l’Italia Digitale (AgID). Al momento i gestori d’identità sono nove: Aruba PEC SpA, In.Te.S.A. SpA, InfoCert SpA, Lepida ScpA, Namirial SpA, Poste Italiane SpA, Register SpA, Sielte SpA e TI Trust Technologies Srl. Ogni gestore offre diverse modalità per richiedere e ottenere Spid: si scelga quella più adatta alle proprie esigenze.
Prima di attivare Spid bisogna assicurarsi di avere a disposizione:
- un documento italiano in corso di validità (carta di identità, patente, passaporto);
- la tua tessera sanitaria (o tesserino codice fiscale, o il certificato di attribuzione di uno dei due);
- la tua e-mail e il tuo numero di cellulare.
Per procedere all’attivazione, una volta individuato uno tra i gestori di identità abilitati (identity provider), ci si deve registrare sul sito del gestore scelto, seguendo i passaggi indicati:
- inserire i dati anagrafici;
- creare le credenziali Spid;
- effettuare il riconoscimento, scegliendo tra le modalità gratuite o a pagamento offerte dai gestori di identità, da conoscere prima di procedere all’attivazione.
In alternativa ci si può recare presso una delle pubbliche amministrazioni che possono svolgere gratuitamente le procedure per identificarti e consentire il rilascio successivo di Spid. I tempi di rilascio dell’identità digitale dipendono dai singoli gestori. Una volta ottenuto, l’utilizzo di Spid per i cittadini è gratuito, ma lo si può attivare scegliendo tra modalità gratuite o a pagamento. Una volta ottenuto, nessun costo o canone sarà richiesto.
Per qualsiasi altra informazione è possibile consultare le FAQ predisposte dal Governo.
Redazione Nurse Times
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